Minimi da un mese per l’eurodollaro
Il dollaro mostra i muscoli dopo la diffusione della stima relativa l’andamento delle buste paga nel settore privato statunitense, cresciute secondo la società Adp di 238 mila unità nell’ultimo mese del 2013. Il dato, che autorizza una buona dose di ottimismo in vista di quelli ufficiali in calendario per venerdì, sta favorendo il biglietto verde perché potrebbe spingere la Fed ad accelerare il processo di riduzione degli stimoli monetari, il tapering.
In questo contesto il cambio eurodollaro passa di mano a 1,3585, lo 0,2% in meno rispetto al dato precedente, non lontano dal minimo da un mese fatto segnare nel corso del pomeriggio a 1,3567 dollari. Secondo Manuel Oliveri, strategist valutario del Credit Agricole, il cross nel giro di qualche settimana scenderà a 1,33. Olivieri si attende che il mancato annuncio di nuove misure di stimolo da parte della Banca centrale europea non favorirà l’euro, visto che il calo dell’appetito per il rischio ne frenerà l’apprezzamento.
La prospettiva di un tapering più aggressivo, rinforzata anche dal calo ai minimi da quattro anni del deficit commerciale (34,3 miliardi a novembre), sta spingendo anche il ninja, il cambio dollaroyen, in crescita di un quarto di punto percentuale a 104,86.
Tra un’ora e mezza saranno diffusi i verbali dell’ultima riunione, quella in cui è stato deciso un taglio del piano di acquisto asset da 85 a 75 miliardi di dollari, del board della Federal Reserve.