Notizie Notizie Mondo Mini yen spinge il Nikkei ai massimi a sei anni. Investitori giapponesi a caccia di bond esteri

Mini yen spinge il Nikkei ai massimi a sei anni. Investitori giapponesi a caccia di bond esteri

28 Novembre 2013 08:39
Non si placa la discesa sui mercati valutari dello yen a tutto vantaggio delle società esportatrici giapponesi. Il movimento discendente della valuta nipponica nell’ultimo mese ha ridestato l’interesse verso la Borsa di Tokyo che nell’ultimo mese risulta la migliore performer tra le big mondiali con un balzo quasi a doppia cifra (+9,25% rispetto al +4,15% del Dax e il +3,39% del Dow Jones). Negli ultimi 12 mesi l’indice Nikkei segna addirittura un balzo del 69% con il rally in salsa nipponica che era iniziato proprio nella parte finale dello scroso anno sulle attese per l’elezione di Shinzo Abe che avevqa promesso una svolta a livello di politica monetaria che poi si è concretizzata nell’aprile del 2013 con il varo di un aggressivo quantitative easing (aumento della base monetaria di 70 mila miliardi di yen annui) al fine di raggiungere il target di inflazione al 2%.

Nikkei ai massimi da fine 2007
Oggi Borsa di Tokyo ha chiuso in netto rialzo beneficiando del calo dello yen e della chiusura moderatamente positiva di Wall Street. L’indice Nikkei ha così terminato gli scambi in progresso dell’1,80% a 15.727,12 punti, sui massimi da fine 2007. Sul valutario il cross dollaro/yen si è spinto di slancio sopra quota 102, sui massimi da maggio, mentre l’euro/yen ha aggiornato nuovamente i picchi a oltre 4 anni sopra quota 139.

Corsa al ribasso dello yen destinata a continuare
Ieri Goldman Sachs ha diffuso una view improntata a ulteriori rialzi per il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica che dovrebbe salire a 107 yen nel giro di un anno.  Nel lungo periodo la crescita dello usd/jpy, atteso a 125 entro fine 2016, sarà guidata dai differenti orientamenti delle banche centrali. “Mentre la Fed inizierà a innalzare il tasso sui fed funds, la BoJ sarà ancora alle prese con politiche espansive”.

Investitori nipponici aumentano acquisti di bond esteri
Proprio i possibili diversi orientamenti monetari futuri da parte di Fed e Bank of Japan sta alimentando le attese di aumento del differenziale di rendimento tra Treasury statunitensi e Japanese government bonds (JGB) rendendo più appetibili per gli investitori nipponici le obbligazioni estere.
Gli ultimi dati diffusi questa mattina dal ministero delle Finanze giapponese vedono estendersi la striscia di settimane consecutive in cui gli investitori nipponici risultano acquirenti netti di bond esteri. Nell’ultima settimana, chiusa al 22 novembre, gli acquisti netti sono stati pari a 1,406 mila miliardi di yen (13,8 miliardi di dollari), quadruplicando l’ammontare della settimana precedente (351,5 mld di yen). Si tratta del livello più alto delle ultime cinque settimane. Nella striscia di sette settimane consecutive di acquisti netti di bond esteri gli investitori giapponesi hanno aumentato la quota di bond esteri di 5,22 mila miliardi di yen. Da inizio anno invece rimangono venditori netti per 2,41 mila miliardi di yen.