A Milano bene Finmeccanica e i cementieri – 2
La cima del paniere principale però è stata conquistata dai titoli del cemento, con Italcementi (+1,66%), Buzzi Unicem (+1,66%) e Impregilo (+5,19%). Quest'ultima ha beneficiato anche dell'ipotesi di Opa da parte dei soci di maggioranza. Secondo quanto scritto dal Sole24Ore nel weekend, infatti, il recente rialzo del titolo potrebbe rendere conveniente l'esercizio dell'equity swap siglato da Igli, che comporterebbe il lancio di un'offerta obbligatoria. Gli acquisti hanno invece colpito Fastweb, in calo dello 0,69%. Male anche Parmalat (-1,55%), che ha confermato l'interesse della propria controllata australiana, Parmalat Australia Limited per Australian Co-Operative Foods Limited (Dairy Farmers), uno dei principali produttori e distributori in Australia di latte e suoi derivati. L'operazione è però ancora in una fase preliminare e non vincolante.
Tra i titoli minori, si sono distinti Hera (+5,75%), Enia (+2,95%) e Iride (+4,32%) sulle prospettive di integrazione dopo l'incontro di venerdì scorso. A detta di Citigroup la novità sul fronte M&A è positiva per Hera e il bid potrebbe essere ultimato entro la fine di quest'anno nonostante le possibili difficoltà che potrebbero esserci nel trovare un accordo sulla nuova struttura azionaria.
Tra i titoli minori, si sono distinti Hera (+5,75%), Enia (+2,95%) e Iride (+4,32%) sulle prospettive di integrazione dopo l'incontro di venerdì scorso. A detta di Citigroup la novità sul fronte M&A è positiva per Hera e il bid potrebbe essere ultimato entro la fine di quest'anno nonostante le possibili difficoltà che potrebbero esserci nel trovare un accordo sulla nuova struttura azionaria.