Mifid2, Consob accende faro su trasparenza costi: va assicurato che gli investitori possano valutare tutti gli oneri

La Consob ha avviato oggi una consultazione con il mercato finanziario in vista di una “Raccomandazione sulle modalità di rendicontazione ex post dei costi e degli oneri connessi alla prestazione di servizi di investimento e accessori”. Lo rende noto l’autorità presieduta da Paolo Savona.
La disciplina dell’informativa alla clientela sui costi e gli oneri connessi alla prestazione dei servizi d’investimento e accessori rappresenta una delle aree di maggiore innovazione e impatto operativo di Mifid2, la seconda versione della direttiva europea in materia di prestazione dei servizi d’investimento.
L’obiettivo, rimarca la Consob, è quello di assicurare che gli investitori siano consapevoli di tutti i costi e gli oneri per la valutazione degli investimenti, anche in un’ottica di confronto fra servizi e strumenti finanziari. Nella prospettiva di allineare le modalità di adempimento degli intermediari alle prescrizioni in materia e di tutelare, per tale via, il diritto degli investitori a ricevere dai prestatori di servizi un’informativa chiara, corretta e non fuorviante, è sorta l’esigenza di formulare raccomandazioni con riferimento all’obbligo di rendicontazione ex post dei costi e oneri sostenuti dalla clientela.
Le indicazioni della Consob, da considerare a partire dalla redazione delle prossime rendicontazioni relative all’anno 2019, riguardano la struttura ed il contenuto dell’informativa aggregata, il rapporto fra informativa aggregata e analitica, la tempistica di invio della rendicontazione. La consultazione, il cui testo è disponibile sul sito della Consob, terminerà il 7 marzo 2020.