Mercati: secondo Cassa Lombarda continua l’effetto terrorismo sui mercati. E in attesa della Fed prosegue la volatilità
In questa settimana i mercati continueranno a risentire dell'effetto dovuto agli attacchi terroristici di Parigi, mentre l'attesa per le prossime mosse della Fed e della Bce continuerà a creare una certa volatilità sui mercati.
Secondo Alberto Biolzi, responsabile advisory di Cassa Lombarda, "gli attacchi terroristici potrebbero avere nel breve un effetto negativo sui mercati e, anche a medio termine, non possono essere trascurate le ripercussioni sulla fiducia degli operatori e su alcuni settori quali il turismo. Nel corso della settimana è, quindi, probabile che possa proseguire la fase di correzione e un certo riposizionamento su safe assets, sebbene, in passato, a fronte di altri episodi di violenza i mercati abbiano mostrato una certa «resistenza». Dal punto di vista fondamentale grande attenzione sarà rivolta ai verbali degli ultimi meetings della Fed e della Bce, oltreché ai diversi interventi dei banchieri centrali. L'attesa per le prossime mosse della Fed e della Bce, infatti, è probabile continui a creare una certa volatilità sui mercati. Il rialzo dei tassi Usa appare esser già scontato (v. rendimenti dei Treasury 10 anni passati da area 2% a 2,3%), ma ciò che più preoccupa gli operatori è la traiettoria dei futuri rialzi dei tassi. Le aziende più indebitate dovrebbero esser le più sensibili all'inversione del ciclo monetario negli Usa. Il calendario macro fornirà alcuni interessanti spunti sia negli Usa (prezzi al consumo, produzione industriale, fiducia dei costruttori edili, cantieri e permessi edili e Philly Fed), che in Europa (inflazione, Zew tedesco, fiducia dei consumatori). Va sottolineato che le prossime due settimane saranno pesanti in termini di offerta netta di titoli di Stato in Eurozona".
Secondo Alberto Biolzi, responsabile advisory di Cassa Lombarda, "gli attacchi terroristici potrebbero avere nel breve un effetto negativo sui mercati e, anche a medio termine, non possono essere trascurate le ripercussioni sulla fiducia degli operatori e su alcuni settori quali il turismo. Nel corso della settimana è, quindi, probabile che possa proseguire la fase di correzione e un certo riposizionamento su safe assets, sebbene, in passato, a fronte di altri episodi di violenza i mercati abbiano mostrato una certa «resistenza». Dal punto di vista fondamentale grande attenzione sarà rivolta ai verbali degli ultimi meetings della Fed e della Bce, oltreché ai diversi interventi dei banchieri centrali. L'attesa per le prossime mosse della Fed e della Bce, infatti, è probabile continui a creare una certa volatilità sui mercati. Il rialzo dei tassi Usa appare esser già scontato (v. rendimenti dei Treasury 10 anni passati da area 2% a 2,3%), ma ciò che più preoccupa gli operatori è la traiettoria dei futuri rialzi dei tassi. Le aziende più indebitate dovrebbero esser le più sensibili all'inversione del ciclo monetario negli Usa. Il calendario macro fornirà alcuni interessanti spunti sia negli Usa (prezzi al consumo, produzione industriale, fiducia dei costruttori edili, cantieri e permessi edili e Philly Fed), che in Europa (inflazione, Zew tedesco, fiducia dei consumatori). Va sottolineato che le prossime due settimane saranno pesanti in termini di offerta netta di titoli di Stato in Eurozona".