Mercati positivi all’indomani della Fed, euro ai massimi a oltre 1 mese
Andamento positivo nella prima ora di contrattazioni sui mercati europei sospinti dalla mossa della Federal Reserve che ieri sera ha annunciato che intende mantenere il costo del denaro agli attuali livelli “eccezionalmente bassi” fino alla fine del 2014, ben oltre la metà 2013 indicata in precedenza.
L’indice Ftse Mib è arrivato a guadagnare circa l’1% per poi ritracciare a quota 15.888 punti, in rialzo dello 0,30%. Progresso dello 0,41% per Parigi e +0,32% per Francoforte.
L’indice Ftse Mib è arrivato a guadagnare circa l’1% per poi ritracciare a quota 15.888 punti, in rialzo dello 0,30%. Progresso dello 0,41% per Parigi e +0,32% per Francoforte.
Fed lascia porta aperta a nuovo QE, Wall Street su e dollaro giù
L’annuncio della Fed ha contribuito ieri sera a scaldare Wall Street che ha chiuso in positivo la seduta di metà ottava. La presa di posizione della Fed è favorita anche dalle attese di minori pressioni inflattive con le nuove stime che vedono i prezzi al consumo salire meno di quanto preventivato prima sia quest’anno che il prossimo. “Il fatto di posticipare future mosse fino alla fine del 2014 – rimarca la nota odierna di Fxcm – ha portato il mercato a reagire in maniera chiara, ossia sono stati venduti dollari a man bassa e le attività legate al rischio insieme con le materie prime hanno compiuto dei veri e propri balzi in avanti”.
In particolare il biglietto verde si è portato ai nuovi minimi a oltre un mese rispetto all’euro con cross euro/dollaro salito questa mattina fino a 1,3134 dollari, massimi dal 21 dicembre scorso.
Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha inoltre dichiarato che la banca centrale Usa rimane pronta a considerare un nuovo piano di acquisto di asset (QE3) per stimolare l’economia se la ripresa del mercato del lavoro continuerà a ritmi lenti o anche se l’inflazione scendesse troppo velocemente.
L’annuncio della Fed ha contribuito ieri sera a scaldare Wall Street che ha chiuso in positivo la seduta di metà ottava. La presa di posizione della Fed è favorita anche dalle attese di minori pressioni inflattive con le nuove stime che vedono i prezzi al consumo salire meno di quanto preventivato prima sia quest’anno che il prossimo. “Il fatto di posticipare future mosse fino alla fine del 2014 – rimarca la nota odierna di Fxcm – ha portato il mercato a reagire in maniera chiara, ossia sono stati venduti dollari a man bassa e le attività legate al rischio insieme con le materie prime hanno compiuto dei veri e propri balzi in avanti”.
In particolare il biglietto verde si è portato ai nuovi minimi a oltre un mese rispetto all’euro con cross euro/dollaro salito questa mattina fino a 1,3134 dollari, massimi dal 21 dicembre scorso.
Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha inoltre dichiarato che la banca centrale Usa rimane pronta a considerare un nuovo piano di acquisto di asset (QE3) per stimolare l’economia se la ripresa del mercato del lavoro continuerà a ritmi lenti o anche se l’inflazione scendesse troppo velocemente.
Oggi asta Ctz e titoli indicizzati a inflazione
In Europa, in attesa di novità circa le trattative tra Grecia e investitori privati circa l’entità del taglio del valore nominale del debito (haircut) per i circa 200 mld di debito greco detenuti da banche e privati, oggi attenzione all’asta di titoli governativi italiani. Il Tesoro emetterà da un minimo di 3.500 milioni di euro a un massimo di 4.500 milioni di euro di Ctz con scadenza 31 gennaio 2014. Sempre oggi in agenda l’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) indicizzati all’inflazione dell’Area Euro scadenza settembre 2014 da un minimo di 250 milioni di euro a un massimo di 500 milioni di euro. “Considerate le riduzioni degli spread dell’ultima settimana, il Tesoro non dovrebbe incontrare particolari difficoltà nel collocamento”, è la previsione di Michael Hewson di CMC Markets.
Domani invece sarà il turno dell’importante asta di Bot per massimi 11 miliardi di euro. In collocamento Bot a 6 mesi per 8 miliardi di euro e anche Bot flessibili a 331 giorni per 3 miliardi di euro. Il 31 gennaio scadono Bot per 7,5 miliardi di euro.
Lo spread Btp/Bund viaggia in calo rispetto a ieri in area 423 punti base con rendimento del decennale al 6,15%.
In Europa, in attesa di novità circa le trattative tra Grecia e investitori privati circa l’entità del taglio del valore nominale del debito (haircut) per i circa 200 mld di debito greco detenuti da banche e privati, oggi attenzione all’asta di titoli governativi italiani. Il Tesoro emetterà da un minimo di 3.500 milioni di euro a un massimo di 4.500 milioni di euro di Ctz con scadenza 31 gennaio 2014. Sempre oggi in agenda l’emissione di Buoni del Tesoro Poliennali (Btp) indicizzati all’inflazione dell’Area Euro scadenza settembre 2014 da un minimo di 250 milioni di euro a un massimo di 500 milioni di euro. “Considerate le riduzioni degli spread dell’ultima settimana, il Tesoro non dovrebbe incontrare particolari difficoltà nel collocamento”, è la previsione di Michael Hewson di CMC Markets.
Domani invece sarà il turno dell’importante asta di Bot per massimi 11 miliardi di euro. In collocamento Bot a 6 mesi per 8 miliardi di euro e anche Bot flessibili a 331 giorni per 3 miliardi di euro. Il 31 gennaio scadono Bot per 7,5 miliardi di euro.
Lo spread Btp/Bund viaggia in calo rispetto a ieri in area 423 punti base con rendimento del decennale al 6,15%.