Notizie Notizie Mondo Mercati pagano escalation tensioni Iraq, Obama autorizza attacchi aerei. Spread sale ancora

Mercati pagano escalation tensioni Iraq, Obama autorizza attacchi aerei. Spread sale ancora

8 Agosto 2014 07:31
Avvio di giornata difficile per le principali Borse europee, già reduci da una serie di sei ribassi nelle ultime sette sedute. A tenere banco è l’escalation di tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti che hanno rotto gli indugi sulla questione Iraq autorizzando attacchi aerei. 
Tokyo -3%, Dax sotto i 9mila punti e Ftse Mib ai minimi da inizio febbraio 
La giornata è stata aperta dal calo del 3% della Borsa di Tokyo che ha reagito male alle novità sul fronte Iraq. Deboli in avvio tutte le principali Borse europee già reduci da una serie negativa di sei ribassi nelle ultime sette sedute. L’indice Dax tedesco ha aperto in calo di oltre l’1% sotto la soglia psicologica dei 9.000 punti, livello che non violava al ribasso dal 14 marzo scorso.  A Milano il Ftse Mib è invece sceso sotto la soglia dei 19mila punti in avvio, sui minimi a oltre sei mesi. Il saldo da inizio anno di Piazza Affari è tornato piatto dopo i cali delle ultime settimane complice anche la ricaduta recessiva sancita dai dati Istat di mercoledì scorso. 
Sale ancora lo spread Btp/Bund. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta  a 186 punti base dai 180 registrati ieri in chiusura. Si tratta dei livelli più alti dallo scorso maggio. Il rendimento del Btp decennale è al 2,89%. 
Obama autorizza attacchi mirati in Iraq 
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nella notte ha autorizzato attacchi mirati in Iraq con i militanti islamici che stanno avanzando nel nord del Paese e prevenire un potenziale genocidio delle minoranze religiose. La casa Bianca ha predisposto anche l’invio di aiuti umanitari alla popolazione in fuga dalle zone occupate dagli islamisti. “Non potevamo chiudere gli occhi”, ha detto Obama nella notte specificando che i caccia americani entreranno in azione solo se necessario e con bombardamenti mirati. 
Sullo sfondo rimane anche la questione Russia-Ucraina. Mosca ha deciso di bloccare le importazioni di prodotti alimentari in risposta alle sanzioni per la delicata situazione in Ucraina e si temono ripercussioni a livelli di prospettive di crescita globale
E’ risk-off sui mercati su proliferare focolai di tensione 
“I focolai di tensione e di guerra sono diversi e di grande rilevanza geo-politica e questo non può che impattare sul pricing degli strumenti finanziari”, rimarcano oggi gli analisti di Fxcm facendo riferimento alle tensioni legate a striscia di Gaza, Siria, Libia ed Egitto. “Appare fin troppo scontato parlare di risk -off – rimarca la nota di Fxcm – che però ci viene confermato ancora una volta dai forti cali dell’azionario, dal rialzo dell’obbligazionario (Bund ai massimi ad esempio) e dal seppur lieve apprezzamento dell’oro”.
Per quanto concerne l’eurozona, ieri Mario Draghi, al termine del board della Bce, ha dichiarato che la ripresa resta debole e fragile in scia agli ultimi dati macro arrivati. Il presidente dell’Eurotower ha inoltre commentato i deboli riscontri in arrivo dall’Italia sollecitando più riforme strutturali per risollevare la crescita.