Notizie Dati Macroeconomici Mercati: gli appuntamenti da seguire la prossima settimana

Mercati: gli appuntamenti da seguire la prossima settimana

22 Agosto 2014 10:57
L’ultima settimana di agosto sarà densa di appuntamenti che potranno muovere i mercati azionari. Dal fronte macro è in arrivo una serie di dati che rileverà l’effettivo andamento della ripresa nell’Eurozona. “Guarderemo (insieme alla Bce) da vicino queste indicazioni, dopo la debolezza del Pil nel secondo trimestre e degli indici Pmi – suggeriscono gli analisti di Credit Suisse – un’altra serie di dati deboli potrebbe aggiungere pressione alla Bce affinché fornisca ulteriori strumenti”.
L’agenda della settimana
Lunedì verrà pubblicato l’indice tedesco Ifo, che misura la fiducia degli investitori tedeschi in relazione alla crescita economica nei prossimi sei mesi e si basa su un sondaggio effettuato dall’istituto di ricerca Zew tra 400 analisti ed esperti di finanza. “Ci aspettiamo – dichiarano da Credit Suisse – che l’indice scenda al suo livello più basso dal maggio 2013, in scia alle accresciute tensioni geopolitiche in Europa orientale e in seguito alla debolezza della fiducia dei consumatori nella zona euro e del calo degli indici Pmi”. Tra giovedì e venerdì sarà la volta delle vendite al dettaglio in Italia e Germania. Questi dati saranno sotto i riflettori, in quanto saranno i primi, tra quelli core, relativi al quarto trimestre. Non saranno meno importanti il tasso di disoccupazione e gli indicatori di fiducia a livello nazionale che saranno diffusi nel corso della settimana.
In uscita venerdì l’inflazione, che, secondo il broker svizzero, dovrebbe scendere ancora dallo 0,4% di luglio allo 0,2% di agosto, a causa del calo dei prezzi del petrolio e degli alimentari, soprattutto alla luce del divieto russo di importare prodotti alimentari dalla zona euro. 
Sullo sfondo rimarranno le tensioni geopolitiche che potranno innervosire i mercati. A questo riguardo sarà cruciale l’incontro tra il presidente della Russia e il capo di Stato dell’Ucraina insieme ai rappresentati europei. “Potrebbe rappresentare un punto di partenza – affermano gli analisti di Ing – non solo per una soluzione diplomatica del conflitto militare nell’Ucraina dell’Est, ma anche per confrontarsi sulla posizione della Russia riguardo l’accordo di associazione dell’Ucraina con l’Unione europea”.
Infine, guardando fuori dal Vecchio continente, si segnala giovedì la lettura del Pil annualizzato degli stati Uniti relativo al secondo trimestre.