Mercati europei proseguono l’intonazione positiva. Ferrari e Stellantis tentano il rimbalzo da supporti chiave
Le principali Borse europee, compresa Piazza Affari, scambiano in moderato rialzo dopo l’annuncio senza molte sorprese della Banca centrale europea. Ieri la Bce si è impegnata a mantenere bassi i tassi di interesse per un lungo periodo di tempo e sostenere l’economia fino a quando l’inflazione si stabilizzerà in maniera durevole al 2%, mentre la variante Delta rappresenta un rischio per la ripresa della zona euro.
Ferrari si riporta al test di 178 euro
Ferrari è in via di miglioramento dal punto di vista tecnico. Il titolo è riuscito a riportarsi sopra la media mobile 200 periodi accorciando poi le distanze dalla resistenza a 178 euro. Questo rimane il livello da superare per proseguire al rialzo verso i successivi target a 183 e 186 euro, ultimo ostacolo che separa Ferrari dai massimi storico del 4 gennaio a 191 euro. Al ribasso, invece, il primo supporto si colloca in area 172 euro, che coincide con la parte passa del gap down che si era formato tra le sedute del 11 e 14 giugno scorso e dove passa la media mobile. La rottura di tale livello darebbe sfogo ai ribassisti con primo target 169 euro e poi a scendere la trend line rialzista di lungo periodo avviata dai minimi di aprile 2020 e confermata a marzo di quest’anno.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HV8C8D2 con leva 6 volte e strike a 150,00 euro, oppure ISIN DE000HV8C8E0 con leva 8 volte e strike 156,00 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HV8C8K7 con leva 5 volte e strike a 204,00 euro.
Stellantis tenta il recupero dei 16 euro
Quadro grafico positivo per il titolo Stellantis che prosegue la scalata tenendosi ancora lontano dalla trend line rialzista di lungo periodo costruita sui minimi di marzo e settembre dello scorso anno. Dopo aver toccato il massimo storico a 17,55 euro lo scorso 8 giugno, sono scattate le prime prese di beneficio che hanno portato il titolo fino a test di area 15 euro, livello di supporto che per il momento ha tenuto. Una chiusura sotto 15 euro darebbe un segnale di debolezza con primo target 13,75 euro e poi a scendere 12,54 euro, il ritracciamento di Fibonacci del 38,2% (di tutto l’uptrend avviato a marzo 2020). In questa fascia di prezzo transita anche la media mobile 200 periodi. Al rialzo, invece, si dovrà attendere almeno un recupero di 16 euro per tentare un nuovo assalto ai precedenti massimi in area 17,55 euro.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HV4LK62 con leva 6 volte e strike a 13,3148 euro, oppure ISIN DE000HV4LVA0 con leva 7 volte e strike 13,7065 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HV8CNK6 con leva 8 volte e strike a 17,20 euro.