Mercati europei positivi in attesa delle payrolls
Borse europee positive in scia della ripresa del greggio e in attesa delle indicazioni macro del pomeriggio. Salito di oltre il 5% nelle ultime cinque sedute, il Brent passa di mano a 37,25 dollari il barile. Oggi a sostenere i prezzi ci stanno pensando le dichiarazioni del Ministro nigeriano del Petrolio, Ibe Kachikwu, che ha annunciato che il prossimo 20 marzo a Mosca si terrà un incontro tra Russia e alcuni (e non meglio precisati) membri dell'Opec sulle misure da adottare per stabilizzare i prezzi. Nel comparto delle commodity in particolare evidenza l'oro, salito nel corso della mattina ai massimi da oltre un anno a 1.275,9 dollari l'oncia.
In questo contesto il Ftse100 e il Dax guadagnano un punto percentuale, il Cac40 sale dello 0,87% e l'Ibex avanza dello 0,4%. A Londra -0,8% per il London Stock Exchange che, in procinto di unirsi in matrimonio con Deutsche Boerse (-0,12%), ha annunciato un incremento dell'utile operativo "adjusted" del 27%. Sul listino tedesco Siemens avanza dell'1,2% dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il loro giudizio a "buy".
A Milano il Ftes Mib arretra dello 0,44% a 18.268 punti in scia delle prese di beneficio sul comparto bancario. Pesa sul settore anche la notizia delle richiesta della Bce a Banca Carige (-10,23%) di presentare un nuovo piano strategico entro il mese di maggio alla luce del nuovo scenario. Sul listino principale il Banco Popolare perde il 3,3%, la Popolare di Milano scende del 2,42%, Mps lascia sul campo il 2,82%, Intesa Sanpaolo il 2,17% e UniCredit il 2,85%.
+1,74% per Banca Generali, che ieri ha annunciato che a febbraio la raccolta netta è quasi raddoppiata rispetto allo stesso mese dello scorso anno portandosi a 584 milioni (+95%), e +2,25% per Telecom Italia dopo la diffusione della notizia secondo cui la posizione cui la posizione del Ceo Marco Patuano sarebbe in fase di revisione da parte del maggiore azionista Vivendi.
L'Istat ha comunicato che nel quarto trimestre del 2015 il Prodotto interno lordo (Pil) italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha mostrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1% nei confronti del quarto trimestre del 2014. Ritorno sopra la soglia dei 50 punti per l'indice Pmi relativo il comparto delle vendite al dettaglio, passato da 48,9 a 50,1 punti. Alle 14:30 appuntamento con le non farm payrolls, attese a +190mila unità a febbraio dalle +151mila del mese precedente.
In questo contesto il Ftse100 e il Dax guadagnano un punto percentuale, il Cac40 sale dello 0,87% e l'Ibex avanza dello 0,4%. A Londra -0,8% per il London Stock Exchange che, in procinto di unirsi in matrimonio con Deutsche Boerse (-0,12%), ha annunciato un incremento dell'utile operativo "adjusted" del 27%. Sul listino tedesco Siemens avanza dell'1,2% dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il loro giudizio a "buy".
A Milano il Ftes Mib arretra dello 0,44% a 18.268 punti in scia delle prese di beneficio sul comparto bancario. Pesa sul settore anche la notizia delle richiesta della Bce a Banca Carige (-10,23%) di presentare un nuovo piano strategico entro il mese di maggio alla luce del nuovo scenario. Sul listino principale il Banco Popolare perde il 3,3%, la Popolare di Milano scende del 2,42%, Mps lascia sul campo il 2,82%, Intesa Sanpaolo il 2,17% e UniCredit il 2,85%.
+1,74% per Banca Generali, che ieri ha annunciato che a febbraio la raccolta netta è quasi raddoppiata rispetto allo stesso mese dello scorso anno portandosi a 584 milioni (+95%), e +2,25% per Telecom Italia dopo la diffusione della notizia secondo cui la posizione cui la posizione del Ceo Marco Patuano sarebbe in fase di revisione da parte del maggiore azionista Vivendi.
L'Istat ha comunicato che nel quarto trimestre del 2015 il Prodotto interno lordo (Pil) italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha mostrato un aumento dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1% nei confronti del quarto trimestre del 2014. Ritorno sopra la soglia dei 50 punti per l'indice Pmi relativo il comparto delle vendite al dettaglio, passato da 48,9 a 50,1 punti. Alle 14:30 appuntamento con le non farm payrolls, attese a +190mila unità a febbraio dalle +151mila del mese precedente.