I mercati balcanici, trascurati ma ricchi di opportunità
Riceviamo e pubblichiamo il commento di Peter Elam Håkansson Presidente e Responsabile del team di gestione di East Capital sulle prospettive offerte dal mercato dei Balcani. Come anticipato sopra è ufficiale inoltre che la Croazia diventerà membro dell'UE a metà di quest'anno, evento che ancora una volta attira l'attenzione delle persone verso uno dei più forti motori di crescita per i paesi dell'Est Europa: l'allargamento della UE. Un certo numero di paesi è in attesa del proprio turno per entrare dopo la Croazia, e questo creerà nei prossimi anni un vero e proprio impulso (alla crescita). Dall'esperienza di chi ha aderito in precedenza alla UE emerge che le economie dei nuovi stati membri abbiano sperimentato una forte crescita sia prima che dopo l'adesione alla UE. Tuttavia è fondamentale tenere a mente che la pazienza, assieme a una prospettiva di lungo termine, sono molto importanti per gli investimenti nei paesi dei Balcani. Può sembrare sorprendente che i questi Paesi vogliano ancora aderire alla UE. Tuttavia, l'Unione rappresenta per molti paesi un simbolo di forte crescita. La Lettonia sta cercando di aderire all'UME (Unione Monetaria Europea) per l'inizio del prossimo anno, seguita il prima possibile dalla Lituania, dimostrando ancora una volta che l'idea di Europa è ancora forte!
Il mercato croato sembra aver già ottenuto alcuni benefici dalla sua adesione all'Unione Europea che avverrà questa estate, con un inizio d'anno molto positivo.
Se si osservano i migliori mercati dell'Est Europa, si nota che i primi cinque (al 4 febbraio) si trovano tutti nei Balcani. La miglior performance di mercato si è verificata in Bulgaria, che è cresciuta addirittura del 18.9% - in termini di USD - dal anno. Anche il mercato romeno è stato molto positivo ed è cresciuto del 14%, seguito dai mercati in Serbia, Croazia e Grecia, in aumento rispettivamente del 12.6%, 12.5% e 11.5%.
Anche la Turchia fa parte dei Balcani ma, al contrario, la sua economia ha registrato una crescita incredibilmente elevata negli ultimi anni. Nel 2012, il mercato turco è cresciuto di oltre il 60%. L'economia del paese ha raggiunto lo status di investment grade, che apre il suo mercato obbligazionario ad un numero maggiore di partecipanti, e ha portato l'inflazione e i tassi d'interesse al di sotto del 10%. E' molto interessante notare anche le forze messe in moto dai tassi che si sono stabilizzati in questo range nel lungo termine, che consentono al mercato dei mutui di crescere e indicano che i giovani che escono di casa possono permettersi di acquistare una casa a livelli di finanziamento ragionevoli.