News I mercati balcanici, trascurati ma ricchi di opportunità

I mercati balcanici, trascurati ma ricchi di opportunità

Pubblicato 12 Febbraio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:22




Riceviamo e pubblichiamo il commento di Peter Elam Håkansson Presidente e Responsabile del team di gestione di East Capital sulle prospettive offerte dal mercato dei Balcani.



In diverse occasioni abbiamo sottolineato che i Balcani sono trascurati e sottovalutati. La buona notizia è che la ruota ha ricominciato a girare. Negli ultimi tempi in molti hanno puntato lo sguardo sulla regione, cosa che si è riflessa nell'interesse per la regione - e non ultimo sul nostro East Capital Balkan Fund (fondo riservato agli investitori istituzionali e professionali).




Il mercato croato sembra aver già ottenuto alcuni benefici dalla sua adesione all'Unione Europea che avverrà questa estate, con un inizio d'anno molto positivo.

Se si osservano i migliori mercati dell'Est Europa, si nota che i primi cinque (al 4 febbraio) si trovano tutti nei Balcani. La miglior performance di mercato si è verificata in Bulgaria, che è cresciuta addirittura del 18.9% - in termini di USD - dal anno. Anche il mercato romeno è stato molto positivo ed è cresciuto del 14%, seguito dai mercati in Serbia, Croazia e Grecia, in aumento rispettivamente del 12.6%, 12.5% e 11.5%.


Ma da cosa è stato suscitato questo rinnovato interesse? Un fattore chiave è la fine delle preoccupazioni legate alla possibilità che la Grecia esca dall'Eurozona. Le aziende greche hanno considerevoli interessi nei Balcani, e la combinazione di turbolenza economica unita a una Grecia finanziariamente paralizzata ha influenzato il resto dei Balcani.




Anche la Turchia fa parte dei Balcani ma, al contrario, la sua economia ha registrato una crescita incredibilmente elevata negli ultimi anni. Nel 2012, il mercato turco è cresciuto di oltre il 60%. L'economia del paese ha raggiunto lo status di investment grade, che apre il suo mercato obbligazionario ad un numero maggiore di partecipanti, e ha portato l'inflazione e i tassi d'interesse al di sotto del 10%. E' molto interessante notare anche le forze messe in moto dai tassi che si sono stabilizzati in questo range nel lungo termine, che consentono al mercato dei mutui di crescere e indicano che i giovani che escono di casa possono permettersi di acquistare una casa a livelli di finanziamento ragionevoli.


Come anticipato sopra è ufficiale inoltre che la Croazia diventerà membro dell'UE a metà di quest'anno, evento che ancora una volta attira l'attenzione delle persone verso uno dei più forti motori di crescita per i paesi dell'Est Europa: l'allargamento della UE. Un certo numero di paesi è in attesa del proprio turno per entrare dopo la Croazia, e questo creerà nei prossimi anni un vero e proprio impulso (alla crescita). Dall'esperienza di chi ha aderito in precedenza alla UE emerge che le economie dei nuovi stati membri abbiano sperimentato una forte crescita sia prima che dopo l'adesione alla UE. Tuttavia è fondamentale tenere a mente che la pazienza, assieme a una prospettiva di lungo termine, sono molto importanti per gli investimenti nei paesi dei Balcani.



Può sembrare sorprendente che i questi Paesi vogliano ancora aderire alla UE. Tuttavia, l'Unione rappresenta per molti paesi un simbolo di forte crescita. La Lettonia sta cercando di aderire all'UME (Unione Monetaria Europea) per l'inizio del prossimo anno, seguita il prima possibile dalla Lituania, dimostrando ancora una volta che l'idea di Europa è ancora forte!