Notizie Meeting Reserve Bank of Australia: indiscrezioni su taglio tassi verranno smentite?

Meeting Reserve Bank of Australia: indiscrezioni su taglio tassi verranno smentite?

2 Febbraio 2015 13:46

Il dollaro australiano non aveva certo bisogno della spinta ricevuta settimana scorsa per indebolirsi contro il dollaro Usa. L’aussie ha infatti perso circa il 30% dai massimi del 2014 e nel primo mese dell’anno ha lasciato sul terreno quasi il 5%. La spinta, oltretutto, è arrivata dalle dettagliate indiscrezioni pubblicate da un giornalista australiano sulle intenzioni ‘espansive’ della Reserve Bank of Australia. Che informazioni così importanti e sensibili trapelino da una Banca centrale rappresenta un nuovo colpo alla loro credibilità e dopo lo shock causato dalla Swiss National Bank, non se ne sente la necessità. Sempre che, naturalmente, le indiscrezioni pubblicate abbiano davvero fondamento. 

Stanotte se ne avrà conferma o smentita. La RBA terrà la prima riunione del 2015. Il consensus degli analisti prevede una conferma dei tassi di interesse al 2,5%. “In un contesto di Banche centrali in competizione nell’abbassare i tassi di interesse – spiega Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK – la tentazione di percorrere la stessa strada è forte. Soprattutto perché l’inflazione in Australia è già sotto il livello obiettivo del 2%”. 

Tuttavia il Nuovissimo continente rappresenta un caso a parte. “Non c’è dubbio – prosegue Hewson – che la RBA abbia spazio per ridurre i tassi di interesse. Bisogna però ricordare che la ragione del declino dei prezzi risiede nella discesa delle quotazioni delle materie prime, a cui l’Australia è particolarmente esposta“. Un asset volatile che potrebbe riprendersi, in termini di valutazioni, ciò che ha lasciato sul terreno. A favore di un ritorno dell’inflazione, gioca inoltre la stessa svalutazione della moneta domestica. “Dall’estate scorsa l’audusd è sceso del 15% e nei prossimi mesi questo calo si potrebbe trasferire all’economia” aggiunge Hewson. Così come si trasferisce all’economia la maggiore disponibilità di denaro che i consumatori si ritrovano nelle tasche grazie alla discesa del prezzo della benzina. 

“C’è da chiedersi, pertanto, se sia davvero necessario tagliare i tassi di interesse con un Pil che corre al 2,7%. La cosa migliore che RBA potrebbe fare nella riunione di stanotte, sarebbe non agire sui tassi comunicando, allo stesso tempo, le proprie preoccupazioni sulle prospettive economiche per preparare, eventualmente, un intervento a marzo o aprile. Un taglio primaverile sarebbe giustificato alla luce del rallentamento della Cina e dello scenario economico mondiale ma soprattutto, la Banca centrale australiana comunicherebbe la proprie intenzioni e i cambiamenti nella sua view in maniera corretta e non tramit