Mediobanca: utile netto trimestrale sale del 57% a 171,2 milioni, da riduzione quota in Telco 59 milioni
Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio fiscale 2013-2014 con un utile netto in crescita del 57,1% a 171,2 milioni di euro rispetto ai 109 milioni di euro riportati nello stesso periodo dell’anno scorso. La partecipazione in Telco è stata ridotta dall’11,62% al 7,34% (e in trasparenza quella in Telecom Italia dal 2,6% all’1,6%) con la contestuale cessione a Telefonica di una quota del prestito soci (in carico per 35 milioni) concambiato con azioni Telefonica per un controvalore di 94,9 milioni. L’utile realizzato è stato di 58,8 milioni di euro. Gli altri possessi azionari sono stati diminuiti per 139 milioni con utili da cessione per 20,7 milioni. Dal punto di vista patrimoniale, il Core Tier 1 (che non contabilizza l’utile di periodo) è pari all’11,5% dall’11,7% di giugno.
Il margine di interesse ha segnato un aumento del 4,4% rispetto allo scorso anno da 259 a 270,5 milioni di euro, confermando la tendenza evidenziata nell’ultimo trimestre dello scorso esercizio (265 milioni), con margini in crescita sugli impieghi Consumer e minor costo della raccolta Retail. Il margine d’intermediazione è sceso dell’8,2% a 416,3 milioni dai 453,4 milioni di dodici mesi fa. L’attività di negoziazione ha mostrato, come nell’ultimo trimestre dello scorso esercizio, un apporto negativo (rispettivamente -4,6 milioni e -10,9 milioni) imputabile al comparto fixed income, penalizzato dalla ridotta volatilità ed al basso livello dei tassi. Le commissioni ed altri proventi sono calate da 103,8 a 84,4 milioni (-18,7%) per la perdurante debolezza dell’investment banking. Le rettifiche di valore su crediti sono aumentate del 15,7% (da 111,4 a 128,9 milioni) attestandosi su livelli lievemente inferiori a quelli degli ultimi due trimestri dello scorso esercizio (rispettivamente 142,8 milioni e 130,9 milioni).