Marchionne attacca Passera: in Brasile lo Stato sostiene l’auto, in Italia no

Domani pomeriggio Marchionne ed Elkann a palazzo Chigi
Domani pomeriggio i vertici Fiat sono attesi a Palazzo Chigi. Sergio Marchionne e John Elkann vedranno il premier Monti e i ministri Corrado Passera e Elsa Fornero. Un incontro che segue il grande clamore suscitato dopo il dietrofront di Fiat sul piano “Fabbrica Italia”, che inizialmente prevedeva 20 miliardi di euro di investimenti. L’Ad del Lingotto dovrà spiegare al Governo la futura strategia per gli stabilimenti italiani, anche se il piano vero e proprio sarà presentato con ogni probabilità dopo il Cda della casa torinese in programma il prossimo 30 ottobre. Secondo indiscrezioni di stampa, il nuovo piano di Fiat per l’Italia sarà diviso in due fasi: la prima si baserà sulla cassa integrazione in deroga, prepensionamenti e altri ammortizzatori sociali, probabilmente finanziata dal Governo; la seconda, quando la crisi diminuirà d’intensità, vedrà la ripresa dell’originario “Fabbrica Italia”, anche se la tempistica resterebbe incerta.
La Cgil, attraverso il segretario Susanna Camusso, critica invece la scelte del Lingotto di non aver lanciato nuovi modelli a differenza delle altre case automobilistiche. “La Fiat non l’ha fatto ed è necessario interrogarsi su questo”, ha detto la Camusso. Nell’intervista a La Repubblica Marchionne aveva però già risposto a chi lo accusa di aver rinunciato al lancio di nuovi modelli. “Con un modello nuovo, nelle condizioni di oggi, magari avrei venduto trentamila macchine in più. Ma magari avrei perso due miliardi di più”, le parole del Ceo.