News Notizie Italia Mameli: “Quadro comunque positivo per l’economia Us”

Mameli: “Quadro comunque positivo per l’economia Us”

Pubblicato 3 Febbraio 2005 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:41
"I dati danno un lieve impatto negativo sia sull'azionario che sui bond. Tuttavia occorre considerare che un calo della produttività poteva essere previsto in conseguenza della crescita degli occupati registrata negli ultimi mesi. E' quindi possibile dire i dati possono essere rivisti in termini positivi guardando al dato di domani sui nuovi occupati." Così si esprime Paolo Mameli, economista sull'area Usa per Centrosim, sui dati macro statunitensi comunicati alle 14.30.
"I dati di oggi - ha proseguito Mameli - indicano una crescita del costo del lavoro, che giustifica i rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve. Tuttavia avere i tassi al 2,5% significa mantenere ancora una politica monetaria espansiva, cosa che lascia pensare che la Fed non sia preoccupata dalle tensioni sui prezzi. Questo nonostante lo scenario non a breve sia quello di un incremento degli occupati, dei salari e quindi dei prezzi".
Il quadro generale è comunque positivo secondo Mameli, che segnala l'assenza di inflazione, un panorama di profitti delle imprese che rimane positivo e il fatto che gli utili accumulati dalle imprese si possano ora trasferire sui salari e quindi sui consumi, l'elemento maggiormente sotto osservazione dell'economia Us.
A giudizio dell'economista la situazione delineata è positiva anche per il dollaro, per il quale prevede nel 2005 un recupero soprattutto nei confronti dell'euro in ragione del quadro economico positivo e del proseguimento del rialzo dei tassi. "In ambito valutario - ha concluso Mameli - è innegabile la presenza di problemi di deficit, ma crediamo che ci siano dei fattori positivi, così come emerso ieri dal discorso di Bush sullo stato dell'unione, da cui è uscito un tono favorevole a una politica fiscale non così espansiva, mantenendo un certo controllo sulla spesa. In definitiva crediamo che il deficit statunitense abbia raggiunto nel 2004 il suo picco, per iniziare quest'anno a scendere gradualmente".