M. Hewson: in arrivo il voto irlandese, euro atteso in calo
L’Euro torna a scendere. Le divisioni all’interno dell’Ecofin sulle migliori strategie da adottare per combattere l’effetto-contagio continuano a penalizzare la moneta unica. Da un lato la posizione del nostro ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e del premier lussemburghese, Jean Claude Juncker, secondo cui per rafforzare la moneta unica sarebbe necessaria l’emissione di titoli di debito europei, dall’altro la proposta dell’invitato speciale alla riunione dei Ministri delle Finanze, il direttore generale del Fondo monetario internazionale Dominique Strauss Kahn, che suggerisce di incrementare la dotazione del fondo di emergenza.
Nel mezzo l’esecutivo tedesco, che per bocca di un portavoce ha fatto sapere di non ritenere necessaria né la prima né la seconda proposta. Intanto Moody’s, dopo Standard & Poor’s e Fitch, ha abbassato di due gradini il rating sull’Ungheria a Baa3. Si tratta del più basso gradino nella scala dell’investment grade, mentre l’outlook è stato confermato negativo. In questo contesto l’euro perde lo 0,8% contro dollaro e yen portando i rispettivi cross a 1,3295 e 110,10.
Secondo Michael Hewson di Cmc Markets, con l’approvazione del bilancio irlandese alle porte, “il sentiment nei confronti della moneta unica è destinato a restare invariato, e, dopo gli acquisti di bond periferici da parte della Bce che hanno sostenuto la divisa europea la settimana scorsa, l’euro potrebbe tornare a scendere”. L’analista rileva che se da un lato gli acquisti di bond periferici hanno spinto al ribasso i rispettivi rendimenti, “la crescita dei rendimenti dei titoli tedeschi evidenzia i timori degli operatori per la sostenibilità dei piani di salvataggio, che potrebbero penalizzare eccessivamente l’economia tedesca”.
La divisa statunitense, a 82,810 yen non sta risentendo dei commenti del n.1 della Federal Reserve Ben Bernanke, che nel corso di un intervento ha annunciato che l’entità del quantitative easing potrebbe essere incrementata.