M. Hewson: i dati macro suggeriscono prese di profitto sugli asset considerati a rischio
Michael Hewson, analista di Cmc Markets, nel suo report sul valutario evidenzia come l’inatteso calo registrato dagli ordini di beni durevoli negli Stati uniti a giugno abbia contribuito a favorire qualche presa di profitto sugli asset più rischiosi; nel Beige Book la Fed ha poi sottolineato il fatto che la ripresa procede incerta zavorrata dal comparto immobiliare e dalla debolezza dei consumi.
La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha seguito l’esempio indiano alzando il costo del denaro dello 0,25% per limitare la crescente dinamica inflazionistica; la mossa, rileva Hewson, ha finito per far indietreggiare il dollaro neo-zelandese, colpito dal “compra la voce, vendi la notizia” (“buy on rumour sell on fact”).
Tonica invece la sterlina, a dispetto del tentativo da parte del Governatore Mervyn King di raffreddare i facili entusiasmi dopo l’inatteso +1,1% registrato dal Pil del secondo trimestre. A bilanciare l’eccessiva impostazione da “colomba” del Governatore sono arrivate le dichiarazioni di Andrew Sentance, che ha rimarcato i pericoli derivanti dalla crescita dei prezzi.
I riflettori degli operatori, conclude Hewson, restano puntati sulla stima del Pil statunitense del secondo trimestre, particolarmente attesa dopo le indicazioni positive della earning season. Appuntamento a domani.