M. Hewson: la BoE nel 2011 dovrà fare i conti con l’inflazione
Dopo un inizio all’insegna della debolezza che ha portato il cross con il dollaro a toccare un minimo di seduta a 1,2876, in questo momento la moneta unica sale dello 0,1% a 1,2903 dollari. L’euro scambia in rialzo anche contro lo yen a 107,36 e nel cross con la sterlina, a 0,8313. Nonostante il rimbalzo, sull’euro è tornata a pesare come un macigno la crisi del debito. La scorsa settimana il rendimento sul decennale di Lisbona è salito ai massimi dall’introduzione dell’euro e la situazione non sembrerebbe destinata a migliorare.
Secondo quanto riportato da Der Spiegel on line, l’esecutivo di Berlino (che ha già smentito) insieme a quello francese starebbe facendo pressioni sul Portogallo per spingerlo a chiedere gli aiuti del fondo di emergenza europeo; nelle ultime ore si sarebbero aggiunte al gruppo anche Finlandia e Olanda. Anche se a pensar male si fa peccato, sembrerebbe riproporsi un copione già visto nel caso di Grecia e Irlanda.
La settimana sarà poi particolarmente intensa per quanto riguarda le aste di titoli pubblici. Mercoledì il Portogallo proverà a vendere tra i 750 mln ed 1,25 mld di euro di bond 2014-2020; giovedì sarà la volta di Italia, Grecia e Spagna.
Ma questa, come rileva Michael Hewson di CMC Markets, è anche la settimana delle riunioni mensili della Banca centrale europea e della Bank of England. Nonostante non siano attesi grandi cambiamenti in vista, quest’ultima “nel 2011 potrebbe annunciare rialzi nel costo del denaro per contrastare la dinamica inflazionistica”.