M. Hewson: anche se la pressione sul dollaro resta intatta, attenzione ai possibili rialzi
Poche sorprese dal G20. Il comunicato finale richiama una presunta volontà di evitare le “speculazioni competitive” delle valute ed un altrettanto presunto impegno “di andare verso un sistema di cambi più rispondente ai reali andamenti di mercato”, il tutto sotto la supervisione del Fondo Monetario. Un compromesso piuttosto blando è stato trovato anche in vista della riduzione dei surplus commerciali “eccessivi”.
Come rileva M. Hewson di Cmc Markets si tratta di misure utili a guadagnare tempo in vista del G20 del mese prossimo, che “difficilmente però alleggeriranno la pressione sul dollaro statunitense”. Hewson rileva che se da un lato non sono stati fatti passi in avanti in relazione alla rivalutazione dello yuan, dall’altro si è assistito all’attacco del Ministro dell’economia tedesco all’allentamento quantitativo statunitense, che secondo Berlino rappresenta uno strumento di manipolazione della valuta.
In una settimana che sarà dominata dalla stima sul Pil statunitense del terzo trimestre, per Hewson “il dollaro continua a mostrare segnali di una possibile risalita”. In questo momento il cambio euro dollaro quota 1,4036 mentre il biglietto verde scambia a 80,640 yen.