Lottomatica scommette su un futuro di crescita
Per Lottomatica si prospetta un futuro pieno di scommesse. Il gruppo delle lotterie istantanee ha fissato i target per i prossimi tre anni, con i principali indicatori economici in crescita a doppia cifra e una politica dei dividendi in costante miglioramento per gli azionisti.
In particolare, i ricavi sono attesi nel 2008 tra i 1,95 e i 2,05 miliardi, mentre nel 2010 raggiungeranno quota 2,40-2,50 miliardi, con un tasso di crescita annuo pari al 13% e al 15% rispetto ai dati dell’esercizio 2007. L’aumento sarà sostenuto da un’espansione geografica e di prodotto. “Cresceremo in nuovi mercati e in nuovi canali distributivi tramite un mix di acquisizioni e innovazioni di prodotto”, ha dichiarato Jaymin Patel, presidente della controllata GTech.
L’Ebitda per il 2008 è previsto tra 750 e 765 milioni di euro, fino a raggiungere entro il 2010 i 900-935 milioni, con un progresso intorno al 10%. Il reddito operativo 2008 è stimato invece tra i 420 e 435 milioni, che diventeranno 600-650 milioni nel 2010, grazie a un rialzo annuale del 15%- 18% rispetto ai valori del 2007. L’utile per azione nell’anno in corso è stimato tra gli 0,75 e gli 0,85 euro, in crescita fino a 1,45-1,55 euro nel 2010.
E se i risultati saranno effettivamente rispettati, il board vorrà premiare anche gli azionisti. Lottomatica punta infatti a distribuire dividendi per 125 milioni di euro nel 2008 e per 150 milioni nel 2010. Nel prossimo triennio, il gruppo manterrà anche una solida posizione finanziaria, almeno secondo le previsioni. Entro il 2010 il rapporto indebitamento netto/Ebitda dovrebbe essere pari a 2,5, o 1,75.
“Nei prossimi tre anni, manterremo la nostra posizione di leadership globale nel settore dei giochi”, ha annunciato Lorenzo Pellicioli, presidente di Lottomatica, che ha spiegato: “La chiave del nostro successo sta nel fatto che possediamo una rete a livello mondiale che ci consente di cogliere le diverse opportunità” e “abbiamo la dimensione giusta per competere in modo efficace ed investire in nuove opportunità di crescita”.