Londra corre ai ripari: l’Fsa vuole evitare nuove Northern Rock
‘Autorità britannica di controllo dei servizi finanziari (Fsa) legge nel prossimo futuro un peggioramento nelle condizioni del credito e nei rischi di liquidità e per tal motivo cerca di prevenire che si verifichino nuove crisi come quella che ha colpito, il settembre scorso, Northern Rock. Il quinto istituto di credito britannico, ora in procinto di entrare nella famiglia Virgin del miliardario Richard Branson, era stato salvato dal tracollo dall’intervento della Bank of England dopo che file di correntisti avevano dato l’assalto agli sportelli della banca per ritirare i propri denari.
In quell’occasione il sistema finanziario britannico aveva tremato fortemente per il timore che in altri istituti potesse verificarsi quanto accaduto a Northern Rock e l’allarme aveva interessato l’intera Europa.
Per evitare nuovi drammi Clive Briault, responsabile dell’area Attività al dettaglio della Fsa, ha invitato ieri le banche di credito ipotecario a intraprendere azioni che possano mettere al sicuro contro le future restrizioni della liquidità e del credito. Secondo il manager, che ha parlato ieri alla Conferenza annuale degli istituti di credito ipotecario: “Esiste una prospettiva reale che le condizioni peggiorino nel corso del prossimo anno, sia in termini di liquidità che di rischio di credito. Per tale motivo le società dovrebbero verificare la situazione dei loro finanziamenti e della loro liquidità, sottoponendo i loro sistemi a test caratterizzati da elevate condizioni di stress, dovrebbero rivedere e aggiornare le loto strategie di medio e lungo termine e preparare piani contingenti da attuare nel caso si verifichino le condizioni peggiori”.
Il prossimo anno almeno 1,4 milioni di proprietari di casa britannici vedranno scadere i propri mutui a breve-medio termine stipulati a tasso fisso. Ciò significa che si troveranno a dover pagare cifre decisamente più elevate per rifinanziare i propri mutuiipotecari. Considerando l’elevato livello di indebitamento delle famiglie britanniche, le difficoltà cresceranno notevolmente. Da qui l’invito a “operare con prudenza e privilegiare la solidità patrimoniale rispetto alla crescita dei bilanci” e a “non attuare politiche standardizzate ma piuttosto a capire come poter operare nel migliore interesse dei propri clienti nelle diverse condizioni di mercato che si possono presentare”.