Libia: è morto Muammar Gheddafi. Eni ben comprata in Borsa ma per scoperta in Mozambico
Muammar Gheddafi è morto. Secondo quanto confermato dal Consiglio nazionale di transizione libico e riportato dalle principali agenzie internazionali, l’ex leader libico è deceduto prima di arrivare all’ospedale di Misurata. Gheddafi sarebbe stato catturato e poi ferito durante una fuga da Sirte, la sua città natale. Secondo indiscrezioni dei maggiori organi di stampa, ad uccidere l’ex Rais sarebbe stato un raid delle forze Nato che supportavano l’attacco dei ribelli a Sirte. E proprio Sirte, città simbolo del clan Gheddafi, è ormai una città conquistata dagli insorti.
Fredda, per il momento, la reazione in Borsa delle società più esposte al Paese nordafricano. Eni, che prima del conflitto produceva in Libia circa 270 mila barili al giorno, viaggia in deciso rialzo (+1,85% a 16,01 euro) ma era già ben comprata prima della notizia dell’uccisione di Gheddafi. Il gruppo di San Donato Milanese aveva infatti annunciato questa mattina la scoperta di un giacimento “giant” di gas naturale in Mozambico.
Ansaldo STS mostra un progresso dello 0,40% a 8,02 euro, mentre Finmeccanica e Impregilo lasciano sul parterre rispettivamente l’1,75% a 5,02 euro e lo 0,20% a 2,048 euro. Nessuno scossone significativo, per il momento, anche sulle quotazioni del petrolio che si attesta in questo momento a 86,30 dollari al barile.