Letta incontra Obama dopo il default evitato. Il premier: anche io ho problemi a casa
Enrico Letta è a Washington per incontrare il presidente Barack Obama, reduce dalla battaglia al Congresso che si è conclusa con l’accordo per l’innalzamento del tetto del debito. Accordo che, seppur temporaneamente, ha evitato uno schok sia sociale (pagamenti di pensioni e dipendenti pubblici) sia finanziario (pagamento degli interessi sui titoli pubblici). Oltre all’innalzamento del debito, è stata anche trovata l’intesa per far cessare lo “shutdown” che da circa due settimane paralizzava alcune attività federali.
Letta è sbarcato ieri sera a Washington e, intervistato dall’emittente pubblica Pbs, il premier italiano ha dichiarato che lo stallo degli scorsi giorni sul debito Usa è complesso ma “posso capirlo perché anche io ho i miei problemi a casa”. Parlando invece della situazione italiana, il premier ha ribadito che dopo la fiducia e l’approvazione della legge di Stabilità l’Italia è fuori dall’emergenza. Secondo legge questa sarà la prima Finanziaria con deficit, spesa pubblica e pressione fiscale in calo.
L’incontro di oggi tra i due leader sarà probabilmente incentrato sull’accordo di libero scambio tra gli Stati Uniti e l’Europa. Secondo alcuni dati, grazie a questo accordo le esportazioni italiane Oltreoceano potrebbero aumentare di 5,6 miliardi di euro con la creazione di circa 30 mila nuovi posti di lavoro in tre anni. Secondo l’Istituto per il Commercio Estero (Ice) i due settori in Italia che trarranno i maggiori benefici dall’accordo sono il tessile e l’agroalimentare.
Lo scorso anno l’interscambio commerciale tra Italia e Stati Uniti si è attestato a 39,3 miliardi di euro. Le esportazioni verso gli States sono state pari a 26,6 miliardi di euro, mentre a livello di importazioni il valore si è attestato a 12,6 miliardi.