News Le polizze vita estere nel quadro RW del modello unico pf

Le polizze vita estere nel quadro RW del modello unico pf

Pubblicato 22 Luglio 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:07
di Silvia Bracaloni, legal Officer Italy, Vitis Life



Una novità interessante sembra scorgersi tra le righe di quanto scritto dall'Agenzia delle Entrate nelle ultime battute della recente circolare in merito all'esonero dall'obbligo di monitoraggio in dichiarazione dei redditi (quadro RW del modello unico PF) da parte dei contribuenti titolari di attività finanziarie (o patrimoniali) detenute all'estero e suscettibili di produrre reddito imponibile in Italia. Sembrerebbero infatti esonerate dalla dichiarazione nel quadro RW le polizze vita emesse da imprese di assicurazioni estere operanti in libera prestazione di servizi che hanno optato per lo statuto di sostituto d'imposta.

La doppia condizione dell'intervento di un intermediario residente e dell'assoggettamento a tassazione dei redditi da capitali prodotti dalle attività detenute all'estero, enunciata con forza nella Circolare 38/E del 23 dicembre 2013, sembra infatti subire una deroga per quelle polizze le cui plusvalenze sono assoggettate a tassazione direttamente dalla Compagnia che le ha emesse.

La Circolare afferma infatti che "nel caso di polizze emesse da imprese di assicurazione estere operanti nel territorio dello Stato in regime di libera prestazione di servizi, l'esonero dalla compilazione del quadro RW spetta non soltanto nel caso di applicazione opzionale dell'imposta sostitutiva di cui all'articolo 26-ter del D.P.R. n. 600 del 1973 da parte della compagnia estera, ma anche qualora il contribuente abbia incaricato l'intermediario residente che interviene nella riscossione del flusso all'applicazione della predetta imposta sostitutiva".

La tassazione da parte della compagnia estera delle plusvalenze realizzate dalla polizza sembrerebbe essere quindi sufficiente a evitare il quadro RW anche in assenza della condizione dell'intervento di un intermediario incaricato di gestire i flussi finanziari del contratto assicurativo stesso. La doppia condizione - dell'intervento dell'intermediario residente e della tassazione da parte del medesimo - persisterebbe invece soltanto per quelle polizze emesse da Compagnie estere che non hanno prelevato direttamente l'imposta sostitutiva.

Come giustamente già fatto osservare sulla stampa nazionale ("Per le polizze vita estere meno vincoli sul quadro RW" di Marco Piazza in IlSole24Ore del 29.06.2014), una tale "concessione" potrebbe esser motivata dall'adempimento degli obblighi previsti dall'Anagrafe Tributaria ormai anche da parte delle compagnie estere.

Purtroppo, anche questa volta l'Agenzia delle Entrate resta laconica sul punto, probabilmente anche perché una presa di posizione più definita avrebbe dato luogo a una serie non ben determinata di interrogativi difficili da dirimere, tra i quali, primo ma non ultimo, la decorrenza dell'esonero del quadro RW di queste polizze vita che potrebbe individuarsi nel momento stesso dell'opzione da parte della Compagnia estera del Sostituto d'imposta o in quello del suo adempimento agli obblighi di comunicazione dell'Anagrafe tributaria.