Notizie Notizie Mondo Le Borse riagganciano la linea della parità: la situazione di Dublino ancora in primo piano

Le Borse riagganciano la linea della parità: la situazione di Dublino ancora in primo piano

15 Novembre 2010 11:28

I listini europei rifiatano, azzerando le perdite in scia al recupero dei bancari. In una giornata dove dominano ancora i temi legati all’indebitamento di Grecia e Portogallo, le principali Piazze continentali traggono conforto dal fatto che il governo di Atene ha annunciato che quest’anno il rapporto deficit/Pil si ridurrà al 9,4%, oltre le stime fin qui fornite. Sul fronte Irlanda, il governo di Dublino ha ammesso che ci sono stati contatti internazionali: questi scambi di informazioni proseguono alla luce delle condizioni attuali del mercato, anche se non è stata formulata alcuna richiesta di aiuto.


Mentre Francoforte e Madrid salgono rispettivamente dello 0,11% e dello 0,2%, Amsterdam e Parigi cedono dello 0,06% e dello 0,07%. A Milano, il Ftse Mib arretra dello 0,14%. Il settore bancario si muove in modo contrastato con i rialzi di Unicredit (+0,23%) e Ubi (+0,62%) e le flessioni di Banco Popolare (-2,05%), Bpm (-1,14%) e Intesa Sanpaolo (-1,07%).

Nelle sale operative segnalano che tutti gli occhi sono puntati sulla riunione dell’Eurogruppo domani pomeriggio dalle 17, ma nonostante la stabilizzazione dei tassi di mercato dei titoli irlandesi a dieci anni si infittiscono le voci e le relative smentite ufficiali sul ricorso al Fondo di stabilità finanziaria per l’Eurozona.

A Bruxelles si teme che temporeggiare su un intervento, soprattutto mirato sulle banche, si possa rilevare rischioso e costoso. Eppure secondo una parte degli economisti, il rischio è quello di sbagliare ancora. Con la Grecia l’errore fu quello di attendere troppo prima di lanciare la ciambella di salvataggio, con l’Irlanda potrebbe invece essere quello di farlo troppo presto, dando ai mercati la sensazione che l’ex tigre celtica stia per affogare davvero nonostante le smentite di Dublino, che vorrebbe invece giocarsi i sette mesi di tempo che ha prima di dover rinegoziare il suo debito pubblico.


Secondo Giorgio Giovannini, Country Manager per l’Italia e Business Development Director di Henderson Global Investors, è importante avere nervi saldi in quanto non c’è nulla da temere. “In questo momento i mercati sono fortemente condizionati dai piani delle banche centrali, che usano a loro piacimento la liquidità”, spiega l’esperto a Finanza.com. “E’ grande la volontà di mantenere i mercati stabili o al rialzo; è da mettere in conto che ci saranno giornate, in cui sarà possibile assistere a uno storno, ma in questo momento le Borse sono fortemente controllate dall’autorità centrale. E i mercati aspettano il ritorno dell’economia”.