Le Borse mantengono la rotta. Defilata Mediaset: le liaisons proibite di Mister B si fanno sentire
A meno di un’ora dalla chiusura delle contrattazioni le Borse europee restano positive, beneficiando anche dell’apertura in rialzo di Wall Street. L’indice dell’area guadagna oltre mezzo punto percentuale con Madrid in evidenza (+2,88%). A trainare la Piazza spagnola sono gli acquisti su Sacyr Vallehermoso (+5,2%), Bbva (+4,2%), Santander +3,25%). Si difende bene anche il comparto dei media (sottoindice dj stoxx +1,56%) con Vivendi (+3,7%), Eutelsat (+2,5%), Lagardere (+2%). Più defilata resta Mediaset (+0,10% a 4,44 euro).
E un’idea sul perché della performance odierna del Biscione l’azzardano gli analisti di Bernstein. “Il titolo continuerà a essere molto volatile nei prossimi mesi per l’incertezza politica che investe Silvio Berlusconi, azionista di riferimento del gruppo e presidente del Consiglio”. Questo però non ha impedito al broker di alzare le stime di ricavi da FTA a +3% da +1,7% e di utile per azione da 0,38 euro a 0,40. Gli analisti hanno però abbassato il target price portandolo a 4,5 da 5,5 euro e ribadito il giudizio market perform.
Solo ieri era stato il turno di Bank of America-Merrill Lynch ad esprimersi sul gruppo televisivo controllato dal premier italiano, abbassando la raccomandazione da neutral a underperform e fissando un nuovo target price a 4,3 euro da 4,5 euro, sempre tenendo in considerazione anche l’incertezza politica. Dall’altra parte basta dare un’occhiata ai titoli dei principali quotidiani per capire quanto risalto abbia la vicenda politica sulla stampa, e non solo su quella italiana. Dalla sentenza della Corte al caso Ruby, per l’Italia tutto ciò rappresenta un’enorme vergogna, ha sottolineato ieri dall’alto delle sue colonne color salmone il quotidiano britannico Financial Times che, in un editoriale intitolato Verdetto a Roma ha fatto il punto sulle indagini giudiziarie nei confronti del premier Berlusconi e sulla parziale bocciatura del legittimo impedimento decisa dalla Consulta.
Secondo il quotidiano della City la Consulta ha fatto bene a bocciare parzialmente la legge sul legittimo impedimento in quanto trattasi di un affronto al principio dell’uguaglianza di fronte alla legge. Tuttavia, ha osservato il giornale, è una triste cifra della natura anomala della politica italiana il fatto che la decisione potrebbe lavorare a vantaggio di Berlusconi e a danno dell’Italia. Infatti sul piano legale con la decisione della Corte per il premier cambia poco. Sul piano politico, invece, potrebbe in modo perverso fare il gioco di Berlusconi permettendogli di continuare a sostenere di essere vittima di una cospirazione dei giudici fino alle prossime elezioni, probabilmente in primavera. E, ha concluso il Ft, proprio in vista del voto l’Italia merita un onesto dibattito sulla serie di problemi da affrontare; ora invece, al Paese sarà offerta una nuova puntata di Berlusconi contro i giudici e l’Italia merita di meglio.
Sempre in Gran Bretagna, il Guardian si è soffermato invece sul video diffuso ieri dal premier e titola Berlusconi nega le accuse a sfondo sessuale dichiarando di avere una relazione stabile. The Independent, in un ampio articolo intitolato Svelato l’harem di 14 donne di Berlusconi, ha infine osserva che il premier si è già ripreso da innumerevoli scandali, ma le ultime accuse potrebbero dimostrarsi disastrose.