Notizie Lavoro Lavoro: per over 45 valutazioni più basse e meno scatti di carriera (studio Bocconi)

Lavoro: per over 45 valutazioni più basse e meno scatti di carriera (studio Bocconi)

27 Settembre 2013 14:45

In Italia i dipendenti over 45 ricevono valutazioni inferiori e fanno meno scatti di carriera di quelli più giovani. Le valutazioni, dopo i 45 anni, diminuiscono mentre chi ottiene scatti non automatici ha mediamente 6-7 anni meno di chi non fa carriera. È quanto emerge dallo studio Engagement e carriera: il peso dell’età dell’Osservatorio Diversity Management Lab della SDA Bocconi, secondo il quale politiche aziendali di questo genere rischiano di alienare una porzione crescente della popolazione aziendale e di compromettere la performance aziendale. “I trend demografici e l’evoluzione delle politiche sociali conducono a un inesorabile aumento della quota di over 45 nella popolazione aziendale”, ha evidenziato Adele Mapelli. La popolazione in età lavorativa è destinata a diminuire di almeno dieci punti percentuali nei prossimi cinquant’anni, mentre gli anziani saranno una volta e mezza quelli attuali. La scarsa natalità e le politiche sociali tese a prolungare l’età lavorativa favoriranno, inoltre, una maggiore concentrazione dei lavoratori nelle fasce di età superiori. “Se le politiche aziendali non discriminassero i lavoratori anziani, l’invecchiamento della popolazione aziendale non sarebbe un problema – si legge nelle studio – dal momento che le più recenti teorie e ricerche evidenziano che il declino cognitivo non può essere dimostrato prima dei 60 anni e non ha connotati significativi prima dei 74”. “In particolare”, ha affermato Chiara Paolino, “una rilevazione dell’Osservatorio su un campione di 1.000 lavoratori dimostra che gli indicatori predittivi della performance non segnalano differenze significative al variare dell’età, mentre crollano, dopo i 45 anni, la soddisfazione per le prassi aziendali legate all’età e la percezione del clima aziendale”. Una seconda, più ampia rilevazione dell’Osservatorio (su 58.000 dipendenti di tre grandi imprese) mostra che i lavoratori più anziani sono penalizzati in termini di valutazione della performance individuale. Anche gli scatti di carriera non automatici mostrano lo stesso scenario. Gli impiegati che hanno avuto uno scatto di carriera non automatico negli ultimi cinque anni hanno in media 36,14 anni, quelli rimasti al palo ne hanno 44,51. Tra i quadri i più fortunati hanno 39 anni, gli altri 45,9.