Notizie Notizie Mondo Lavoro: allarme Ilo, a rischio 4,5 mln di posti nell’eurozona

Lavoro: allarme Ilo, a rischio 4,5 mln di posti nell’eurozona

11 Luglio 2012 12:53
Ieri l’Ocse oggi l’organizzazione internazionale del lavoro. Entrambe, a distanza di sole 24 ore, hanno lanciato l’allarme sul mercato occupazionale. In uno studio dal titolo “Crisi del lavoro nell’area euro: tendenze e risposte politiche” l’International labour Organization (Ilo) rivela che nella Zona euro sono a rischio 4,5 milioni di posti di lavoro. La situazione potrebbe deteriorarsi da qui ai prossimi quattro anni, con i senza lavoro che potrebbero raggiungere quota 22 milioni a fronte degli attuali 17,4 milioni. “Non è solo l’Eurozona ad essere in difficoltà, ma l’economia globale è a rischio contagio” rivela il direttore generale dell’Ilo, Juan Somavia, e aggiunge che “a meno che non vengano adottate misure mirate ad aumentare gli investimenti dell’economia reale, la crisi economica peggiorerà e la ripresa dell’occupazione non potrà mai decollare”.
 
L’agenzia per il lavoro dell’Onu rimarca inoltre che “la disoccupazione è aumentata in più della metà dei 17 Paesi che adottano la moneta unica dal 2010 e che oltre tre milioni di giovani tra 15 e 24 anni sono disoccupati”. Nel rapporto diffuso oggi l’Ilo ricorda che le perdite di lavoro maggiori sono state più acute nell”Europa meridionale, anche se in Austria, Belgio, Germania, Lussemburgo e Malta, gli unici Paesi in cui l’occupazione è salita dal 2008 in poi – stanno iniziando a vedere i primi segni di una situazione che non è destinata a migliorare.
 
Uno dei tasti dolenti è l’austerità che, secondo lo studio, ha provocato una debolezza della crescita economica, un peggioramento dei bilanci bancari, portando a una nuova contrazione del credito, e di conseguenza al taglio degli investimenti e dei posti di lavoro. Per uscire da quella che l’organizzazione internazionale del lavoro definisce la “trappola dell’austerità” bisogna compiere dei passi concreti, tra cui provuorere gli investimenti e il sostegno alle persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani.
Disoccupazione: l’Ocse prevede tassi elevati fino al 2013
 
La disoccupazione rimarrà su tassi elevati nei Paesi dell’Ocse almeno fino alla fine del 2013. Questa la previsione contenuta ieri nel rapporto sul mercato del lavoro (Employment Outlook 2012) diffuso dall’Organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico. Il tasso di disoccupazione si manterrà nei Paesi della zona Ocse intorno al 7,7% negli ultimi mesi del 2013, prossimo al 7,9% di maggio 2012. In Italia la disoccupazione si manterrà intorno al 10% nel 2013.