A. Laidi: il superyen è destinato a durare fino a quando il pericolo n.1 resterà la disinflazione
Ashraf Laidi, Chief Market Strategist di CMC Markets, nel suo Intraday Market Thought rileva come nonostante il primo ministro giapponese Kan abbia sconfitto il rivale Ozawa riuscendo a mantenere la presidenza del Partito democratico giapponese, due questioni restano irrisolte: l’incertezza politica ed il superyen, che oggi ha registrato un nuovo minimo a 82,920 perché la sconfitta di Ozawa allontana l’ipotesi di un intervento delle autorità per frenare la corsa della divisa nipponica.
Il caso giapponese, rileva Laidi, rappresenta un eccezione; in genere quando a dominare la scena politica è l’incertezza, la moneta tende ad indebolirsi. Ma questa volta il discorso è più complicato. La ricerca di alti profitti dei capitali giapponesi in questo momento si scontra con i rendimenti globali, ai minimi storici. A rinforzare la moneta nipponica ci sono anche gli acquisti di bond giapponesi dall’estero (e dalla Cina in particolare).
Secondo Laidi si tratta di un fenomeno destinato a proseguire fino a quando il pericolo n.1 delle economie sviluppate rimarrà la disinflazione; fino a quando cioè i rendimenti dei bond a livello globale non torneranno a crescere in scia di politiche monetarie restrittive.