La discesa del Bitcoin è conclusa? L’analisi ciclica e grafica ci può aiutare a capirlo

Il recente inverno crypto è stato uno dei più grandi dall’adozione globale delle criptovalute. La guerra in Ucraina, la caduta della stablecoin TerraUSD e la crescente inflazione sono solo alcuni dei motivi che hanno influenzato questa asset class nel 2022. Di conseguenza, il mercato delle criptovalute ha assistito a un significativo mercato ribassista quest’anno, con il prezzo del Bitcoin sceso sotto i 20.000 dollari da oltre 60.000 dollari alla fine del 2021.

“Più volte in questi ultimi mesi si è sentito gridare al bottom del Bitcoin: in zona 33 mila dollari, poi 25 mila, ancora 17.500 dollari, ma BTC prosegue la sua inesorabile discesa”. E’ quello che si legge in un articolo di Michele Di Carlantonio, analista tecnico dei mercati finanziari SIAT, secondo cui “guardando però lo storico delle quotazioni del Bitcoin non era difficile immaginarsi un tale crollo, e probabilmente il nuovo minimo in zona 15.669 dollari può non essere il tanto atteso bottom”.

L’analisi dei cicli passati

Dalla prima quotazione del Bitcoin nel 2009, scrive Di Carlantonio, “abbiamo assistito a una strepitosa corsa al rialzo dell’asset, interrotta per 4 volte da dei profondi e repentini crolli del mercato. Una intuitiva analisi ciclica evidenzia, nella breve storia di bitcoin, 4 macro-cicli caratterizzati da una durata molto simile (circa 1.400 giorni)”. In particolare:

  • Un primo ciclo dal 2009 a fine 2013;
  • Un secondo ciclo da fine 2013 a fine 2017;
  • Un terzo ciclo da fine 2017 a fine 2021;
  • Un quarto ciclo che ha avuto inizio a fine 2021 e che, se rispettasse i suoi predecessori, terminerà nell’inverno del 2025.

È riscontrabile come, prosegue Di Carlantonio, “i primi 13/15 mesi di tutti i cicli siano stati caratterizzati da un direzionale e rapido downtrend di entità maggiore rispetto a quello in corso, avviatosi nel novembre 2021″. In particolare:

  • Il primo crollo ha avuto un’entità dell’81,69%;
  • Il secondo crollo ha avuto un’entità dell’86,39%;
  • Il terzo crollo ha avuto un’entità dell’83,07%;

Quale potrebbe essere essere il minimo?

Combinando evidenze cicliche e grafiche, Di Carlantonio ipotizza che il bottom del bitcoin potrebbe essere vicino ma, “se venissero rispettati i parametri medi finora riscontrati, i minimi degli ultimi giorni non saranno gli ultimi. Il calo registrato infatti da novembre 2021 ad oggi è pari al 77%, simile ai precedenti ma di minore entità e minore durata temporale”.

Allo stato attuale, conclude Di Carlantonio, “una plausibile fascia di minimo potrebbe essere rappresentata dalla area di supporto individuabile nel range di prezzo che va da 13.800 a 10.800 dollari”.