Notizie ETF La carta multifactor per cercare extra-rendimenti a Wall Street

La carta multifactor per cercare extra-rendimenti a Wall Street

Pubblicato 4 Settembre 2017 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

 

000003131648 - usa - wall - street - bank - borsaSettembre è appena iniziato e si presenta come un mese potenzialmente delicato oltreoceano in vista delle prossime scadenze dell’amministrazione Trump, in particolare le questioni di politica fiscale. In primo luogo il delicato nodo tetto debito. Entro il 29 del prossimo mese il Congresso statunitense dovrà infatti approvare l’innalzamento del tetto al fine di evitare lo scatto dello shutdown. Gli esperti di mercato guardano con crescente preoccupazione a tale scadenza anche se una crisi fiscale risulta al momento poco probabile. Standard and Poor’s (S&P) ha paventato il rischio di una crisi economica peggiore di quella avuta dopo Lehman Brothers, con un potenziale decremento del Pil statunitense al ritmo dello 0,2% ogni settimana nel corso del quarto trimestre dell’anno se al Congresso non si troverà un accordo. L’agenzia di rating ritiene comunque tale scenario al momento poco probabile malgrado l’opposizione da parte delle frange più conservatrici del Partito Repubblicano. Sullo sfondo poi rimane la riforma fiscale promessa da Trump in campagna elettorale. Il dibattito vero e proprio dovrebbe iniziare nel quarto trimestre e protrarsi nel corso del 2018. Dal punto di vista dei mercati dei progressi su tale fronte sarebbero un’importante spinta visto che il rally post-elezioni era stato in gran parte ricondotto alle speranze per le politiche fiscali fortemente espansive promesse dal tycoon newyorkese.

Mix di large, mid e small cap
Per chi investe nell’azionario è quasi d’obbligo riservare una congrua fetta di portafoglio a Wall Street. La Borsa di New York è la più grande al mondo e in questi anni non ha lesinato soddisfazioni. Compreso questo 2017 con lo S&P 500 che mantiene un saldo positivo di oltre il 10% non lontano dai massimi storici. Tra i prodotti strategia sull’equity Usa è recentemente sbarcato sull’ETFPlus di Borsa Italiana l’UBS (Irl) ETF plc – MSCI USA Select Factor Mix UCITS ETF, il primo strumento multi-fattoriale che consente di investire su tutto lo spettro azionario del mercato statunitense. La proposta dell’emittente elvetico permette di accedere a ben 2.250 società quotate americane, tra large, mid e small cap, combinando ben sei diversi fattori: Momentum, Prime Value, Quality, Total Shareholder Yield, Low Volatility e Size. L’ampia diversificazione delle fonti di rendimento, dunque, consente potenzialmente allo strumento di trarre beneficio da qualsiasi fase del ciclo economico e, contemporaneamente, di contenere le perdite in caso di andamento negativo dei mercati.

Multifactor alla ricerca di extra-rendimento
L’ETF replica l’indice MSCI USA Select Factor Mix, costruito in modo da equiponderare i sei fattori. Il ribilanciamento dell’indice è su base trimestrale, mentre la distribuzione dei dividendi è prevista ogni sei mesi. La metodologia di replica adottata da UBS è quella fisica completa. “Se combinare diversi fattori consente di conseguire un rendimento ponderato per il rischio superiore al mercato in diverse condizioni economiche, allora è la diversificazione la chiave del successo di un ETF multifactor”, spiega Simone Rosti, Head of Passive & ETF Specialist Sales Europe. “La scelta di replicare un indice multifattoriale altamente diversificato come l’MSCI USA Select Factor Mix – aggiunge Rosti – consentirà al nostro nuovo ETF di beneficiare di un percorso di extra-rendimenti rispetto al mercato più omogeneo, contribuendo a una maggiore stabilizzazione della crescita del valore del portafoglio. In quest’ottica, può essere preso in considerazione sia da chi voglia avere un’esposizione più difensiva ai mercati, sia da chi intenda avere un approccio più prociclico”.