J.J. Hardy: nuovi scossoni per l’USD
Oggi l’Euro ha ceduto terreno in misura marginale dopo che l’agenzia di rating S&P ha ridotto ulteriormente la sua valutazione di merito di credito irlandese. La revisione al ribasso non ha suscitato particolari reazioni nel mercato obbligazionario e gli spread di obbligazioni e CDS su emissioni sovrane sono andati ampliandosi, mentre l’estremità a breve termine della curva ha ripreso a salire in Europa, portando il cross EURUSD a toccare un massimo a 1,3860. La propensione al rischio e l’intervento della BCE sono gli unici fattori in grado di ridimensionare le aspettative riguardanti i tassi in vista di un ulteriore e più marcato indebolimento dell’Euro a breve termine, che appare altrimenti meno probabile.
Il rapporto ADP
Il dato ADP ha evidenziato un aumento dell’occupazione negli Stati Uniti pari a 187.000 nuovi posti di lavoro, superando le 140.000 unità previste, ma restando comunque marcatamente al di sotto delle 297.000 nuove assunzioni registrate nel rapporto ADP per il mese di dicembre (poi riviste al ribasso di 50.000 unità a quota 247.000). L’abbiamo già ripetuto innumerevoli volte: aspettiamo di ricevere segnali positivi consistenti e continuativi, con una riduzione delle richieste di sussidio al di sotto delle 400.000 unità, prima di parlare di un miglioramento vero e proprio. Difatti, il calo del tasso di attività ha in parte camuffato il reale stato di criticità in cui versa il mercato del lavoro statunitense.
È in arrivo un terzo round di quantitative easing?
Ieri, un funzionario della Fed ha prospettato la possibilità di un terzo intervento di quantitative easing. La fonte è nientemeno che Thomas Hoenig della Fed di Kansas City, famoso per avere votato contro una lunga serie di misure adottate dal FOMC in materia di politica monetaria lo scorso anno, quando ricopriva il ruolo di membro votante del comitato. Hoenig ha dichiarato che la Fed potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di prorogare il programma di acquisti obbligazionari oltre il mese di giugno qualora i dati fossero “deludenti”.
Prossimi sviluppi
Ieri l’USD ha subìto un forte indebolimento e ha superato alcune scadenze tecniche che erano importanti per le valutazioni a breve termine. Scopriremo presto se siamo davvero capaci di fronteggiare gli importanti rischi evento che ci attendono domani e dopodomani.
Stanotte uscirà il sondaggio sui servizi australiani. Il sondaggio sul settore manifatturiero pubblicato martedì si è rivelato ancora una volta molto debole e i dati sui servizi potrebbero mostrare sviluppi analoghi; resta quindi da capire se in questo momento rame e rischio stiano effettivamente tenendo in scacco l’Australia, tanto più che ieri il rame ha raggiunto un nuovo massimo storico. Stanotte fari puntati anche sui dati delle concessioni edilizie per dicembre, che giungono dopo l’enorme rallentamento di novembre. La bolla edilizia australiana a un certo punto dovrà scoppiare, tutto sta nel capire quando.
John J. Hardy, consulente FX, Saxo Bank