J.J. Hardy: indicazioni positive dall’andamento dell’occupazione nel manifatturiero

Scende a gennaio la disoccupazione statunitense, anche se le condizioni meteo rinviano di qualche mese la creazione di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione a stelle e strisce a gennaio è sceso inaspettatamente al 9%, minimo dall’aprile 2009, ma sono stati creati “solo” 36 mila nuovi posti di lavoro, un quarto rispetto alle attese (+146 mila). Dopo le indicazioni positive arrivate nelle ultime rilevazioni, il dato sulle buste paga rappresenta il più basso degli ultimi 4 mesi. Ad incidere negativamente sono state le condizioni meteorologiche, che hanno rallentato la creazione di posti di lavoro.
Secondo John J. Hardy, consulente Forex di Saxo Bank, i +49 mila posti di lavoro nel settore manifatturiero “rialzo mensile maggiore dalla fine degli Anni ’90, indicano un riequilibrio nell’economia statunitense verso un aumento della produzione e una riduzione dei consumi, una tendenza che gli Stati Uniti sono chiamati a confermare se davvero vogliono uscire dalla morsa fatale degli squilibri globali”. Per quanto riguarda le condizioni atmosferiche, Hardy sottolinea che bisognerà attendere fino a marzo per una lettura più esatta dei dati sulle payrolls.
Nel complesso, secondo l’analista, “occorre interrogarsi sulla qualità della ripresa dell’occupazione, dato che le richieste di sussidio restano ancora molto elevate; nelle prossime settimane sarà importante registrare nuove richieste di sussidio decisamente al di sotto di quota 400 mila prima di poter prendere per buono il miglioramento che i dati odierni sembrerebbero suggerire”.
“Un fattore potenzialmente negativo nel prossimo futuro – conclude Hardy- è la debolezza del mercato del lavoro a livello statale e locale, in quanto i governi ad entrambi i livelli si sottoporranno a dieta ferrea nel corso dell’anno”.