Janet Yellen mette il dollaro in pausa
Per ovviare ad alcuni effetti negativi della Grande Recessione, il sistema economico va messo “sotto alta pressione”. È quanto ha dichiarato il n.1 della Federal Reserve, Janet Yellen, in occasione di un incontro a Boston.
Prima della crisi economica, molti economisti ritenevano che l’ammontare di output fosse principalmente riconducibile al lato dell’offerta ma, secondo Janet Yellen, “si tratta di una conclusione da riconsiderare alla luce del mancato ritorno dell’attività economica, nelle maggiori economie avanzate, ai livelli pre-crisi”.
Nonostante l’approccio “dovish” sia stato mitigato dalla considerazione che “un orientamento monetario accomodante, se mantenuto troppo a lungo, può avere costi che superano i benefici”, gli operatori hanno approfittato delle parole della chairwoman per prendere profitto.
Dopo i massimi da 7 mesi a 98,169 punti, l’indice del dollaro arretra a 97,915. “Si tratta di una pausa dopo un paio di settimane di alte performance”, ha detto Omer Esiner, analista di Commonwealth Foreign Exchange.
Il biglietto verde nell’ultimo mese è salito di quasi due punti percentuali in scia del convincimento che il secondo incremento dei tassi dopo i minimi storici sia ormai prossimo. Non a caso gli ultimi dati diffusi dalla Commodity Futures Trading Commission hanno evidenziato come trader e speculatori abbiano incrementato le scommesse rialziste sul biglietto verde per la terza settimana consecutiva portandole ai massimi da febbraio.