Italia: Ocse, bene il rinvio del pareggio di bilancio. Ma debito continuerà a crescere

L’Ocse snocciola le nuove previsioni sull’economia italiana e promuove la scelta del Governo di allentare il ritmo di riassetto strutturale. In sostanza, secondo l’organizzazione parigina, il rinvio del pareggio di bilancio è appropriato perché, insieme alle riforme e alle politiche monetarie accomodanti, può rilanciare la ripresa economica. Ripresa che al momento è decisamente frenata: secondo l’Ocse il Pil italiano quest’anno dovrebbe mostrare una contrazione dello 0,4%, mentre nel 2015 il Pil dovrebbe tornare a crescere con un flebile +0,2%.
Si tratta di una sforbiciata rispetto alle precedenti stime dell’organizzazione parigina, che erano pari ad una crescita dello 0,5% nel 2014 e dell’1,1% nel prossimo anno. Bassa crescita e disoccupazione che resta su livelli elevati. L’ultimo Outlook dell’Ocse vede per quest’anno in Italia un tasso di disoccupazione salire al 12,4% dal 12,2% registrato nel 2013, mentre nel 2015 dovrebbe scendere leggermente al 12,3 per cento.
La crescita modesta e l’elevata disoccupazione sono problemi che accomunano diverse economie dell’area Ocse, spiega l’organizzazione guidata dal segretario generale Angel Gurria. Un problema che continua ad assillare è il macigno del debito pubblico. Debito visto in crescita nei prossimi anni: al 130,6% nel 2014, al 132,8% nel 2015 e al 133,5% nel 2015. L’Ocse sottolinea inoltre come l’elevato debito pubblico rappresenta per l’Italia un elemento di vulnerabilità significativa.
Per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil tricolore l’Ocse prevede un 3% quest’anno e una discesa al 2,8% nel 2015 e al 2,1% nel 2016. Infine, da segnalare la debole ripresa dei consumi che nel 2014 dovrebbero crescere dello 0,2% dopo il -2,8% del 2013 e il -4% del 2012. Nel 2015 e nel 2016 i consumi in Italia sono visti in progresso rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5 per cento.