Notizie Notizie Italia Italia: nonostante il ritorno del segno più, immatricolazioni di auto ai livelli di fine anni ’70 nel 2014

Italia: nonostante il ritorno del segno più, immatricolazioni di auto ai livelli di fine anni ’70 nel 2014

2 Gennaio 2015 18:34

Tornano a crescere le immatricolazioni di auto. Dopo sei anni consecutivi con il segno meno, nel 2014 le immatricolazioni in Italia si sono attestate a 1.359.616 autovetture, più 4,21 per cento rispetto al gennaio-dicembre 2013. Positivo anche il saldo del mercato dell’usato, cresciuto del 2,58%. Nell’ultimo mese dell’anno la Motorizzazione ha visto le nuove immatricolazioni crescere del 2,35% a 91.518 autovetture mentre l’usato ha evidenziato un +9,27% a 379.125 trasferimenti di proprietà. A dicembre Fiat Chrysler Automobiles immatricolando 25.265 autovetture ha visto la quota di mercato attestarsi al 27,61% (dal 27,87%).

“Grazie al segno positivo di dicembre, settimo rialzo mensile consecutivo, seppur con volumi ancora bassi per questo mese, il mercato auto italiano chiude il 2014 positivamente secondo le previsioni, e verrà ricordato come il primo anno di ripresa dopo 6 annualità consecutive in flessione”, ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica).

Federauto, la Federazione che riunisce i Concessionari di auto, fa notare che un mercato italiano a 1.360.000 ci fa tornare indietro alla fine degli anni ’70. “Le differenze però rispetto a 35 anni fa sono enormi, sia dal punto di vista economico che sociale”. “Inoltre in quel lontano passato non esistevano le chilometri zero, che oggi dipingono un quadro più roseo di quanto non sia in realtà”.

“Questa chiusura d’anno può essere letta come un segnale di incoraggiamento per un settore che da anni accusa i colpi della crisi economica e che ha bisogno, per la sua stessa salvaguardia e rilancio, di ripristinare livelli di mercato fisiologici per un Paese come il nostro, ovvero intorno a 1,8 milioni di unità all’anno”, ha proseguito Vavassori.

Crescita decisamente più flebile quella stimata per l’anno prossimo
Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, si attende che “il 2015 bisserà il 2014 attestandosi attorno a 1.400.000. Torneremmo così al 2012 in un loop negativo che da soli non possiamo spezzare”. In linea l’analisi dell’Unrae, l’Associazione dei Costruttori esteri, secondo cui nel 2015 “il mercato si assesterà prevedibilmente su una crescita spontanea del 3%, attorno a 1.400.000 unità”.