Notizie Notizie Italia Italia: cresce il numero delle imprese oltre quota 6 milioni. Ma crolla l’artigianato

Italia: cresce il numero delle imprese oltre quota 6 milioni. Ma crolla l’artigianato

27 Dicembre 2013 13:01
Complessivamente il numero delle imprese presenti in Italia ha superato quota 6 milioni e anche quest’anno il saldo tra la nati-mortalità delle imprese rimane positivo. Stando ai dati diffusi oggi dalla Cgia di Mestre nei primi nove mesi di quest’anno  si è attestato a +7.668. A fronte di oltre 296 mila nuove iscrizioni hanno chiuso i battenti 288.340 attività. Nonostante il dato sia positivo, rispetto agli ultimi anni è in forte calo. Ad esclusione del 2008, quando la differenza tra le nuove iscrizioni e le cessazioni ha segnat o -13.184, nel 2009 è stata pari a +15.474, nel 2010 a +60.666, nel 2011 a +49.154 e nel 2012 a +19.984.
 
Se si guarda alle singole regioni Lazio (+6.319), Lombardia (+5.702) e Campania (+2.489) sono tra le più virtuose, la situazione si presenta decisamente negativa soprattutto nel Nordest. L’Emilia Romagna (-1.465), il Friuli Venezia Giulia (-554) e il Veneto (-3.059) si collocano invece nella parte bassa di questa graduatoria. Lo scenario rimane altrettanto difficile anche in Piemonte (-1.564), in Liguria (-448) e in Valle d’Aosta (-170).
 
“Nonostante il dato medio nazionale sia positivo – dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – continuano a chiudere le imprese strutturate, mentre quelle che nascono sono realtà costituite quasi esclusivamente dal titolare. Sono le imprese della speranza, di chi ha deciso di aprire la partita Iva e rientra nel mercato del lavoro dopo esserne uscito a seguito della chiusura dell’azienda in cui lavorava come dipendente. A conferma di questa tendenza è utile ricordare che la disoccupazione, purtroppo, continua ad aumentare”.
 
Se il dato medio nazionale tiene, crolla, invece, il dato riferito all’artigianato. Sempre nei primi nove mesi di quest’anno il saldo si è attestato a -23.143. La Valle d’Aosta è l’unica regione che presenta un dato positivo, con un misero +1. Tutte le altre presentano il segno meno, con punte negative in Lombardia (-3.338), in Veneto (-2.544) e in Toscana (-1.967). 
Da anni l’artigianato segna il passo, soprattutto nell’edilizia e nei trasporti – conclude Bortolussi – La crisi del mercato interno, la mancanza di liquidità e il forte aumento delle tasse hanno messo in ginocchio un settore che continua ad avere delle grosse potenzialità, ma sconta una situazione generale che penalizza soprattutto le piccole e piccolissime realtà imprenditoriali”.