Ipotesi delisting sui titoli Juventus
Occhi puntati sulla Juventus anche a Piazza Affari. Dopo lo scoppio del caso sulle intercettazioni telefoniche, la società è finita sotto i riflettori della Consob, pronta a intervenire nell'interesse del mercato. L'autorità presieduta da Lamberto Cardia cercherà di vederci chiaro su un titolo che nell'ultimo periodo ha registrato un andamento decisamente anomalo. Infatti, nonostante le incertezze sul futuro dell'attuale dirigenza e l'eliminazione dalla Champions League, a Piazza Affari la società ha guadagnato il 38,5% dal 24 marzo ad oggi, in netta controtendenza con gli altri club calcistici quotati e giovedì, giorno della diffusione delle intercettazioni telefoniche, il titolo ha registrato un apprezzamento del 5 per cento. Si fa largo così l'ipotesi di un delisting a 3,7 euro, medesimo prezzo dell'Ipo che nel 2001 ha portato la "vecchia signora" in Borsa. L'operazione permetterebbe alla società di mettersi al riparo, almeno da un punto di vista civilistico, da eventuali contestazioni degli azionisti di minoranza.