Notizie Dati Bilancio Italia Intesa Sanpaolo: utili trimestrali in calo a 218 milioni ma sopra le attese. Messina, piano industriale entro primavera

Intesa Sanpaolo: utili trimestrali in calo a 218 milioni ma sopra le attese. Messina, piano industriale entro primavera

13 Novembre 2013 13:28

Intesa Sanpaolo ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto consolidato pari a 218 milioni di euro, in crescita rispetto ai 116 milioni del secondo trimestre 2013 ma in calo dai 414 milioni dell’analogo periodo dell’anno scorso. Il risultato ha battuto le attese degli analisti di Bloomberg ferme a 207,7 milioni di euro. Se si escludono le principali componenti non ricorrenti, l’utile netto normalizzato nel terzo trimestre è pari a 194 milioni di euro, rispetto ai 268 milioni dei tre mesi precedenti e ai 277 milioni di dodici mesi fa. Intesa Sanpaolo ha ulteriormente rafforzato i coefficienti patrimoniali, che erano già sui livelli superiori ai nuovi requisiti normativi. Il Core Tier 1 della principale banca italiana al 30 settembre è salito al 12,1% dall’11,2% di fine 2012. Considerando il nuovo regime il Core Tier 1 di Intesa si è attestato all’11,5%.

Proventi operativi a 4,15 miliardi, salite rettifiche nette su crediti
I proventi operativi netti nel terzo trimestre sono risultati pari a 4.146 milioni di euro, in aumento dell’1,5% rispetto ai 4.086 milioni del secondo trimestre 2013 e in diminuzione del 6,7% rispetto ai 4.443 milioni dell’anno scorso. Le commissioni nette sono ammontate a 1.483 milioni di euro, in flessione del 5,8% rispetto ai 1.575 milioni dei tre mesi precedenti, mentre il risultato della gestione operativa si è attestata a 2.105 milioni di euro, in crescita dell’1,5% su base trimestrale e in diminuzione del 7,6% su base annua.

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è stato pari a 1.500 milioni di euro, rispetto ai 1.583 milioni del secondo trimestre 2013 e ai 1.310 milioni del terzo trimestre 2012. Gli accantonamenti per rischi e oneri sono ammontati a un milione, rispetto ai 38 milioni del secondo trimestre 2013 e ai 69 milioni del terzo trimestre 2012, le rettifiche nette su crediti a 1.467 milioni, rispetto ai 1.398 milioni del secondo trimestre 2013 e ai 1.198 milioni del terzo trimestre 2012 mentre le rettifiche nette su altre attività sono state pari a 32 milioni, rispetto ai 147 milioni del secondo trimestre 2013 (comprendenti 58 milioni di impairment della partecipazione in Assicurazioni Generali) e ai 43 milioni del terzo trimestre 2012.

Focus su rafforzamento patrimoniale nel IV trimestre
Per Intesa Sanpaolo anche nell’ultimo trimestre dell’anno 2013 rimarrà prioritario preservare la sostenibilità dei risultati da conseguire. Oltre che sugli obiettivi reddituali, l’attenzione sarà concentrata sul proseguimento delle azioni finalizzate al rafforzamento della solidità patrimoniale e all’ulteriore miglioramento del profilo di rischio e liquidità. Continuerà ad essere costantemente presidiata l’efficienza e la produttività del Gruppo. Le azioni di repricing consentiranno di contenere, in parte, le ripercussioni dello sfavorevole contesto atteso sui tassi di mercato. Lo stretto controllo dei costi permetterà di contrastare gli effetti indotti dall’inflazione e dagli automatismi. Il costo del credito rimarrà elevato.

Messina, dividendo resta priorità. Piano industriale entro prossima primavera
“Sono particolarmente orgoglioso di presentare, per la prima volta come consigliere delegato”. Così in una nota il nuovo Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “Siamo fra le banche più solide e maggiormente capitalizzate al mondo con un common equity ratio proforma superiore all’11,5%; abbiamo asset stanziabili presso le Banche centrali per 92 miliardi di euro. In vista degli stress test e dell’asset quality review della Banca centrale europea abbiamo ulteriormente rafforzato gli accantonamenti e migliorato il tasso di copertura dei crediti deteriorati”, spiega Messina.

Messina ha poi dichiarato che la distribuzione dei dividendi continua a essere una priorità per Intesa Sanpaolo che “resta in ogni caso soggetta al contesto esterno e alle norme e provvedimenti delle autorità di controllo”. “Il nostro team – prosegue Messina – sarà pienamente coinvolto nello sviluppo del nuovo piano industriale finalizzato alla creazione di valore per gli azionisti. Il processo di elaborazione e di stesura del piano industriale, atteso entro la primavera del 2014, sarà inclusivo, e si avvarrà dell’esperienza e della competenza di un ampio gruppo di miei colleghi a tutti i livelli del business”.

Pessima la reazione di Intesa Sanpaolo a Piazza Affari. Il titolo sul Ftse Mib cede il 3,90% a 1,702.