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Inflazione boom all’11,9% fa scattare vendite sui BTP

Pubblicato 28 Ottobre 2022 Aggiornato 3 Novembre 2022 10:44

L’inflazione balza all’11,9% e fa scattare vendite sui BTP. A ottobre accelera l’inflazione in Italia segnando un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%), dice l’Istat, per trovare una crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, su base annua, superiore a quella di ottobre 2022 e a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9%.

L’inflazione a livelli record fa scattare vendite sui BTP. Riscontri arrivati dall’Istat hanno portato infatti a forti vendite sui Btp con il rendimento del decennale balzato fino al 4,24% poco dopo le 11 da area 4,10% in cui viaggiava prima del dato. L’alert inflazione fa correre in generale anche i rendimenti dei bond dell’area euro con il Bund decennale che rende il 2,1%.

Per chi vuole proteggersi dal caro vita il Tesoro a metà novembre proporrà una nuova emissione di BTP Italia. 

I prezzi che segnano i rincari maggiori

Sono per lo più i Beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022, con i prezzi dei Beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) che continuano anch’essi ad accelerare, in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. Dati alla mano, i beni energetici segnano una crescita monstre, da +44,5% di settembre a +73,2% di ottobre. I prezzi dei Beni alimentari passano invece da +11,4% a +13,1%, sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%).

Codacons: stangata sulle famiglie di 3.655 euro 

Sul fronte dell’inflazione, si passa di male in peggio, con i prezzi che ad ottobre continuano l’allarmante corsa al rialzo raggiungendo un nuovo record dal 1984. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat e diffondendo i numeri ufficiali sulle ripercussioni per le tasche degli italiani. L’inflazione all’11,9% è disastrosa e determina una stangata record per gli italiani, considerata la totalità dei consumi di una famiglia “tipo”, pari a +3.655 euro annui. Solo per gli alimentari (+13,5% ad ottobre) un nucleo si ritrova a spendere in media +752 euro su base annua. “L’emergenza energia e il rialzo dei carburanti hanno avuto nell’ultimo mese effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio, aggravando enormemente la spesa delle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – Una situazione che ora fa scattare l’allarme sui consumi di Natale perché gli italiani, di fronte ad una inflazione record, saranno costretti a tirare la cinghia sugli acquisti legati alle prossime festività. Un danno enorme per il commercio e l’economia nazionale che il nuovo Governo deve assolutamente evitare, disponendo subito il taglio dell’Iva sugli alimentari, che ad ottobre hanno registrato una impennata del +13,5% con ripercussioni per +752 euro a famiglia, in modo da alleggerire la spesa delle famiglie e contenere gli effetti disastrosi dell’inflazione” – conclude Rienzi.