Notizie Notizie Italia Inflazione corre anche online: rincari per abbigliamento e tech, calano i farmaci

Inflazione corre anche online: rincari per abbigliamento e tech, calano i farmaci

8 Giugno 2022 12:49

 

A maggio l’inflazione in Italia ha segnato una fiammata di ben il 6,9% su base annua. Una stangata per le tasche dei consumatori che si ritrovano ad aumenti non solo nei negozi fisici ma anche in quelli online. Così il portale idealo ha analizzato 1975 categorie di prodotto presenti sul proprio portale, constatando come il 63% di queste abbia subito nel corso dell’ultimo anno un aumento dei costi.

Inflazione online: i prodotti che hanno subito i maggiori rincari

Tra le categorie che più hanno interessato questi aumenti online troviamo il mondo dell’elettronica, comparto che sta soffrendo la carenza di disponibilità di microchip a livello mondiale. Le schede video quest’anno sono costate in media il 61% in più rispetto all’anno precedente, i tablet e le fotocamere digitali mirrorless quasi il 30% in più, gli smartphone il 21% in più, i PC il 17% in più, mentre gli smartwatch e le console da gioco circa l’8% in più. 

Ttra le categorie più bersagliate dall’aumento dei prezzi, anche l’abbigliamento. Quest’anno le sneaker sono costate il 43% in più rispetto allo scorso anno, le scarpe da bambino il 24% in più e le scarpe da corsa il 19% in più. Importanti aumenti anche nel settore auto & moto, con un rincaro per gli pneumatici invernali, estivi e 4 stagioni tra il 10% ed il 15% ed un aumento di costi legato agli accessori moto a maggio 2022 quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Rincari, seppure più contenuti, anche per il settore degli elettrodomestici: una cucina con piano cottura in media è arrivata a costare quest’anno il 14% in più, i i frigoriferi hanno registrato un aumento dei costi medio poco superiore al 6%, i i televisori al 5% e le lavastoviglie al 3%. Quasi un unicum il settore dei farmaci, tra i pochi ad aver registrato un decremento dei costi online, con le medicine per tosse, raffreddore ed influenza che sono arrivate a costare il 4% in meno rispetto all’anno precedente.