In diretta dalla City – Improbabile un apprezzamento dello yuan in tempi brevi

Da Londra un trader italiano di una banca internazionale, dietro la promessa dell’anonimato, ci guida sui mercati finanziari con il taglio operativo proprio di un professionista della finanza. Per mantenere intatta questa caratteristica si è scelto di non filtrare il commento originale, conservandone quindi anche i tecnicismi. Ecco di cosa si parla oggi nelle sale operative della City. Buona lettura.
Venerdi positivo per il cosidetto “risk basket” (= equity, commodity, High Beta currencies e Eur):
S&P avanza di +0.13% (+2.37% in settimana), Ice Brent a $79.75/b (venerdi: +1.36%), il Gold e’ ai massimi di periodo (a $1262.50).
US treasury e Bund vengono venduti (il 10Y US e’ a 3.2840%,+10 bps).
Nel Forex: l’Eur continua la fase di recupero (massimi a 1.2487), Usd index in discesa, acquisti su commodity e high beta currency (Brl, Cad e un po’ tutte le asian currencies). Forte la Sterla.
Due i temi:
a) nel fine settimana la PBoc (Peoples Bank of China) ha dichiarato che avviera’ una fase di “riforma” del tasso di cambio: molti sperano che lo CNY venga velocemente apprezzato contro Usd (e’ una delle ragioni di “sbilancio” della bilanca commerciale US). E’ improbabile che cio’ accada in tempi brevi. Piu’ probabilmente la Cina sta cercando di guardagnare tempo o al massimo “peggera’” la propria currency ad un basket (non solo di Usd).
b) continuera’ la fase di recupero di equity e Eur?
L’attuale fase di recupero NON sembra poggiare su basi solide. Per due ragioni:
– i volumi rimangono bassi (anche su US equity dove venerdi ci sono state scandenze tecniche di future per il “quadruple witching”). I volumi bassi sono una caratteristica di un “move” di carattere secondario. Il main trend (sopratutto per Eur) rimane ribassista.
– non sono mancate le news positive dal punto di vista fondamentale. Per esempio:
1- i costi di funding per le banche europee si stanno stabilizzando grazie alla BCE;
2- i regulators europei effettueranno uno “stress test” del settore bancario;
3- sembra scongiurato l’effetto “Lehman” di meltdown definitivo;
4- l’asta di bond spagnoli ha avuto successo.
Ma i problemi di base rimangono irrisolti. In particolare:
a) le institutions europee continuano ad avere problemi di funding nel mercato interbancario (sopratutto banche spagnole);
b) Italia, UK, Spagna, Grecia (un po’ tutti i Paesi europei esclusa la Francia) sono in fase di “tightening” fiscale: difficile pensare ad una vera’ fase di ripresa in Europa;
c) I dati macro in US (sia “storici” che di “confidence”) sembrano peggiorare.
2 – DATI OGGI
No dati significativi. Un po’ per il rumour legato all’apprezzamento dello CNY, un po’ per il sentiment generale di mercato, equity e Eur dovrebbero continuare ad apprezzarsi. La vera “sfida” e’ capire quando vendere.
Mr.Rosebud
Se vuoi commentare l’articolo o approfondire/criticare le tesi esposte scrivi a commenti@finanza.com
I commenti più interessanti saranno pubblicati e riceveranno risposta compatibilmente con gli impegni professionali di Mr. Rosebud.