Imu: benvenuti al ballo della seconda rata, Governo alla ricerca delle coperture
Quella dell’Imu sembra ormai diventata la storia infinita, con conferme e smentite che si susseguono senza soluzione di continuità a discapito dei contribuenti che ad oggi non sanno ancora se dovranno pagare la seconda rata, con scadenza fissata tra poco più di un mese, il 16 dicembre. Il nuovo sasso è stato lanciato ieri dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, durante la conferenza stampa a Londra quando ha dichiarato che il Governo sta cercando di reperire le risorse per evitare il pagamento della seconda rata, ma si tratta di un lavoro difficile e al momento non è stata raggiunta la copertura.
Il ministro ha sempre evitato di rilasciare dichiarazioni per mezzo stampa e tv prima che si fosse arrivati a decisioni politiche e le sue parole di ieri sono suonate immediatamente come un campanello d’allarme per i contribuenti italiani. Stando alle parole di Saccomanni il problema sta nel riuscire a mettere d’accordo tutti sui tagli da effettuare per garantire un certo margine di risparmio che vada a coprire quello che altrimenti sarebbe l’introito dovuto dalla rata Imu.
Questo è quello che è stato dichiarato ieri dal ministro ma il suo sottosegretario Baretta, intervistato da Radio Capital, ha parlato in un altro modo confermando solo in parte le parole del ministro, in particolare sulla difficoltà di reperire le risorse, ma ha anche ribadito l’impegno del Governo a non far pagare la tassa ai suoi cittadini. Dello stesso tenore tranquillizzante di Baretta sono le parole di Fassina, che proprio ieri mattina è intervenuto ai microfoni di Belpietro su Canale5 confermando l’impegno del Governo nel non far pagare la rata dell’Imu.
Questa mattina per cercare di stemperare il clima rovente che si era creato dopo le dichiarazioni di Saccomanni è intervenuto anche il ministro Delrio, parlando di un’intensa attività del Governo e degli organi deputati per riuscire a trovare le adeguate coperture entro i termini stabiliti, assicurando che il Governo ha tutte le intenzioni di continuare a mantenere le promesse fatte al momento del suo insediamento.
A questo punto occorre però fare chiarezza sulla questione, perché se il Governo non riuscisse a raggiungere entro la fine di novembre, gli italiani saranno costretti a versare la seconda rata dell’Imu in una situazione che ha del paradossale, perché se i comuni deliberassero l’innalzamento delle aliquote entro i termini stabiliti del 30 novembre in alcune situazioni i contribuenti per pagare la sola seconda rata dovrebbero pagare una quota superiore a quella che nell’anno precedente era stata pagata per l’intera imposta.
E’ il caso di Milano, dove nelle previsioni della giunta comunale c’è in progetto di portare l’aliquota dallo 0,4% allo 0,6%, il massimo stabilito dalla legge, con conseguente pagamento di una quota per la seconda rata mediamente più alta di 100 euro rispetto al complessivo versato nel 2012.