Notizie Notizie Italia Impregilo: venduto il 19% di Ecorodovias per 900 milioni di euro. Salini pensa ad un extradividendo

Impregilo: venduto il 19% di Ecorodovias per 900 milioni di euro. Salini pensa ad un extradividendo

17 Ottobre 2012 07:53

Il Cda di Impregilo, come nelle previsioni, ha dato il via alla cessione di Ecorodovias e intanto oggi Salini parla di un extradividendo. Ma andiamo con ordine.

Ieri sera i due board di Impregilo e di Impregilo International Infrastructure hanno esaminato ed approvato all’unanimità la proposta vincolante presentata il 10 ottobre da Primav per l’acquisto della quota del 19% del capitale di Ecorodovias Infraestrutura e Logistica, società partecipata al 29,24% da Impregilo International Infrastructure e al 45% dalla stessa Primav. Il prezzo pattuito è di 18,59 reais per azione per un valore complessivo pari a 2.358 milioni di reais, corrispondente a circa 900 milioni di euro. La dismissione della partecipazione del 19% in Ecorodovias consentirà di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, azzerando l’indebitamento finanziario netto e con la posizione finanziaria netta che diventerà positiva.

La firma del contratto di cessione è attesa entro il 18 ottobre, mentre il closing dell’operazione potrebbe avvenire entro la fine dell’anno in base ad una procedura antitrust accelerata prevista dalla normativa brasiliana attualmente in vigore. La proposta prevede un valore di 19 reais per azione ovvero una valutazione complessiva del 19% in Ecorodovias pari a circa 2.017 milioni di reais (circa 765 milioni di euro). L’offerta di Primav riconosce ad Impregilo un premio del 5% rispetto al massimo storico del titolo e del 15,6% rispetto alla media delle quotazioni di borsa di Ecorodovias registrata nel corso degli ultimi sei mesi.

I due board hanno inoltre ricevuto un’offerta aggiuntiva per il 3,7% del capitale di Ecorodovias da Btg Pactual ad un prezzo pari a 16,50 reais per azione. Tale prezzo implica uno sconto pari al 8,8% rispetto alla chiusura di Borsa di luned scorso. I Consigli hanno comunque dato mandato al presidente e all’amministratore delegato di finalizzare l’operazione.

In merito alla valorizzazione della restante quota (cioè il 6,54%), la nuova proposta prevede che la partecipazione residua detenuta da Impregilo International Infrastructure nel capitale di Ecorodovias possa essere ceduta sul mercato o a soggetti terzi rispetto a Primav, purché non soggetti concorrenti, entro un arco temporale di 360 giorni dall’esecuzione del contratto di cessione della partecipazione della quota del 19%.

E veniamo a oggi.

Salini, in occasione della conference call con gli analisti, ha nominato la possibilità di un dividendo straordinario. Come riportato dalle maggiori agenzie di stampa, l’amministratore delegato di Impregilo ha preannunciato che la società esaminerà una “soddisfazione per gli azionisti” a seguito della vendita del 19% detenuto in Ecorodovias. Il costruttore romano ha inoltre aggiunto che questa operazione, che focalizza il general contractor sul suo core business originario, è finalizzata a riportare la società alla legalità e al rispetto del proprio statuto.

Riportare Impregilo ad un’importante società di lavori civili internazionali è da sempre stato uno dei punti principali che ha caratterizzato il programma di Salini e la cessione della maggior parte della partecipazione nell’azienda brasiliana (appunto il 19% su un totale del 29,24% ) allontana  Impregilo dal mondo delle concessioni, segmento che, a detta di Salini, è al di fuori dello statuto societario. D’altronde la linea “saliniana” è contenuta nello stesso comunicato che ha dato la notizia della vendita della partecipazione: “L’approvazione di tale accordo rappresenta una tappa fondamentale del piano di attuazione delle nuove linee strategiche della Società che prevedono la dismissione degli asset non-core e la rifocalizzazione delle attività del Gruppo nelle Costruzioni”.

La fusione tra la Salini Spa e Impregilo? Per il costruttore romano la colpa è di Gavio. L’operazione infatti, spiega l’Ad, è difficile da realizzare per la contrarietà esposta dall’altro socio di maggioranza del general contractor che non gli consente di coglierne tutti i vantaggi. Per Salini la fusione costituirebbe un importante valore aggiunto per Impregilo ma per ora, aggiunge, l’unica cosa da fare è il raggiungimento di un buon accordo strategico che consenta di realizzare una parte dei target.