News Notizie Italia Impregilo: colloqui per Ecorodovias, boccone caro ad Autostrade e Gavio

Impregilo: colloqui per Ecorodovias, boccone caro ad Autostrade e Gavio

Pubblicato 23 Febbraio 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:59
Tutte le (auto)strade portano a Roma? Qualcuna va verso il Sudamerica, e per entrarci il casello lo si prende a Sesto S. Giovanni, quartier generale di Impregilo. Lo sanno bene Autostrade e gruppo Gavio (Autostrada To-Mi e Sias), soci forti dell'impresa di costruzioni tramite la finanziaria Igli. Che solo qualche settimana fa hanno chiuso l'acquisizione, tramite la Autostrade Sud America (45% Autostrade e Sias, 10% Mediobanca) della cilena Costanera Norte per 282 milioni di dollari, partecipata al 77,9% proprio dal gruppo di costruzioni. Ma le due concessionarie sarebbero già al lavoro per un altro target, sempre in America latina, con destinazione Brasile. E attraverso il gruppo guidato da Alberto Lina. Secondo quanto risulta a Finanza.com, infatti, proprio oggi (23 febbraio), ci sarebbe stato un incontro informale tra Autostrade, Gavio, e il gruppo Cr Almeida presso la sede del general contractor per parlare del futuro di Ecorodovias, una concessionaria carioca partecipata al 35% da Impregilo e per la restante parte dal gruppo brasiliano. Secondo quanto si apprende Autostrade e Sias sarebbero intenzionate a rilevare la quota in mano al gruppo italiano, impegnato a concentrarsi sul proprio core business, le costruzioni. Nulla è trapelato circa le eventuali cifre messe in gioco e gli accordi con il socio di maggioranza, ma l'operazione sembra interessare molto alle due società italiane. Che, come nel caso di Costanera, sortirebbero il duplice effetto di finalizzare un investimento in una regione ad alta crescita attesa, e contemporaneamente "aiutare" la stessa Impregilo a cedere quelle attività non più strategie.
Un gioco di squadra su diversi livelli, che potrebbe rivelarsi utile anche per sistemare altre questioni inerenti la galassia che ruota intorno al gruppo di costruzioni. Innanzitutto la quota ancora in mano a Gemina, pari a circa l'11%. Ma anche un eventuale integrazione con Astaldi. Impregilo si trincera dietro un doveroso "no comment" su quest'ultima questione, e fonti finanziarie ritengono non facile un'integrazione se si guarda agli stati patrimoniali. Con Astaldi vi sarebbero stati contatti, ma le trattative sono dilatate dalla laboriosità di comporre una corporate governance adeguata alle teste delle due società. Secondo quanto si apprende Autostrade vorrebbe l'accordo, ma non è chiaro se, ed eventualmente quando, si farà.
La questione Gemina è invece di stretta attualità, dato che Igli può acquistare la quota a partire dal 31 marzo di quest'anno in forza di una call. Una data che, secondo quanto si apprende, proprio Autostrade vorrebbe avvicinare. Che il pacchetto Impregilo in mano alla finanziaria di via Turati (11% circa), o una parte di esso, vada a finire in mano al gruppo guidato da Vito Gamberale? Anche questa è un'ipotesi che circola.