News L’importanza della certificazione professionale nell’attività di consulenza finanziaria

L’importanza della certificazione professionale nell’attività di consulenza finanziaria

Pubblicato 12 Marzo 2014 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:12
di Sergio Boido, presidente di Efpa Italia

La complessità dei mercati, la loro difficile interpretazione, il proliferare di prodotti sempre più complessi, la crisi di fiducia verso l'intero settore dell'intermediazione finanziaria, dimostrano sempre più la necessità dei risparmiatori - anche se troppo spesso latente - di affidarsi a professionisti preparati che possano dimostrare non solo con le parole, ma con dati e fatti la loro competenza ed affidabilità. Sarà quindi sempre più importante una formazione strutturata, ispirata a standard di qualità, costantemente aggiornata nel tempo. In sintesi una formazione che sia il risultato di un piano formativo organico che tenda a strutturare, solidificare, rinforzare in maniera coerente e completa.

In base a quanto previsto dal corpo normativo Mifid, non si può e non si potrà più parlare di corretta consulenza e pianificazione finanziaria senza conoscere i rischi, e le opportunità, che i mercati offrono, soprattutto in funzione del profilo di rischio e orizzonte temporale del cliente, in relazione ai propri obiettivi d'investimento.

Ne consegue che il consiglio di cui il risparmiatore ha maggiormente bisogno è proprio quello di rivolgersi prima di tutto ad un professionista serio e preparato, che lo aiuti a tracciare il suo profilo di investitore e ad interpretare in modo puntuale le sue esigenze di natura finanziaria e previdenziale, sottoponendogli quindi una proposta articolata, al tempo stesso conveniente e formulata nel pieno rispetto delle norme in vigore.

Credo che il sostegno più adeguato ai risparmiatori, di cui i momenti di forti crisi e tensioni sui mercati accentuano solamente la percezione di bisogno, sia quello di focalizzare la loro attenzione non sul mezzo ma sul fine (cioè sui propri obiettivi di vita), nell' impedire di vivere le diverse fasi dei mercati in modo estremamente emotivo, nel garantire quindi, attraverso una maggior stabilità e razionalità dell'investimento, il raggiungimento degli obiettivi, soprattutto quelli di medio-lungo periodo.

Sarà quindi sempre più importante un interlocutore-professionista dotato di una formazione certa, verificata e verificabile,  costantemente aggiornata nel tempo.

D'altra parte la formazione professionale degli operatori e l'educazione finanziaria dei clienti, ormai sempre più oggetto dell'attenzione da parte delle istituzioni, sono due facce della stessa medaglia e saranno sempre più aspetti con i quali dovranno necessariamente confrontarsi gli attori di un mercato sempre più complesso e articolato. Prova ne sia che da un'indagine effettuata nel 2011 da GFK Eurisko è risultato che, già ora, per quasi il 90% dei clienti sarebbe importante o preferibile che il proprio interlocutore fosse certificato secondo standard riconosciuti a livello europeo, avesse una patente di qualità secondo criteri predefiniti e verificabili e si sottoponesse annualmente a corsi di formazione e aggiornamento nel tempo.