Ifil, RasBank resta “buy” dopo verdetto Consob
Ieri la Consob ha reso noto l'esito dell'istruttoria sulla triangolazione Ifil-Exor-Merril Lynch, che ha permesso alla finanziaria della famiglia Agnelli di mantenere la partecipazione del 30% in Fiat anche dopo la conversione del prestito convertendo da tre milairdi di euro lo scorso 20 settembre 2005. L'Autorità di vigilanza guidata da Lamberto Cardia, in un comunicato definito "scarno" dagli analisti di RasBank, afferma che non sono stati riscontrati elementi tali da determinare l'obbligo di Opa. La Consob avrebbe potuto riscontrare l'obbligo di lanciare un'Opa obbligatoria in capo ad Ifil se avesse dimostrato che la holding, attraverso l'equity swap, si era portata oltre la soglia del 30% ad aprile. "La finanziaria", spiegano dalla sim milanese, "avrebbe dovuto lanciare un'Opa ad un prezzo di 6,2 euro, che sarebbe andata deserta. Il verdetto della Consob è favorevole ad Ifil perchè esclude qualsiasi provvedimento da parte della commissione". "La Consob", aggiungono da RaBank, "ha trasmesso la documentazione alle procure di Milano e Torino che devono valutare l'operazione sotto il profilo della responsabilità penale; a questo punto un'archiviazione della pratica è pressoché scontata. La notizia riferita è positiva". E' anche per questo motivo che la sim milanese mantiene su Ifil manteniamo il rating "buy", con target price pari a 4,9 euro.