Ifil-Exor: per la Consob niente Opa ma scende in campo la Magistratura
La Consob ha confermato che non vi è obbligo di Opa nell'operazione Exor-Merrill Lynch-Ifil con cui la famiglia Agnelli è riuscita a mantenere il 30% nel capitale di Fiat anche dopo la conversione dei crediti operata dalle banche. Le carte passeranno però nelle mani della Magistratura che dovrà indagare gli eventuali aspetti penali. Oggetto dell'indagine è il ontratto di equity swap stipulato nell'aprile 2005 da Exor (controllata Ifil) con Merrill Lynch, filiale londinese, su un lotto di azioni Fiat. Il contratto è stato poi risolto con il ritiro dei titoli in settembre, in concomitanza con la scadenza del prestito convertendo.