Gruppo Cir: +11,9% per i ricavi nel 2012. Perdita per 33,1 mln, no dividendo

Risultati finanziari 2012 in chiaroscuro per il gruppo Cir nel 2012. Il gruppo ha chiuso il 2012 con un giro d'affari in crescita dell'11,9% a 5,06 miliardi di euro e una perdita di 33,1 milioni contro l'utile di 9,7 milioni conseguito nel 2011 in scia a "una perdita dovuta principalmente a svalutazioni effettuate da Sorgenia". Calo a doppia cifra per il margine operativo lordo che è sceso del 34,3% a 308,1 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea di non distribuire dividendi e su iniziativa dell'amministratore delegato intende proporre la riduzione di oltre il 50% il valore del piano di incentivazione per top management e dirigenti.
"Nel 2012 il nostro gruppo ha risentito delle conseguenze della recessione che ha colpito vari paesi europei, Italia inclusa, e delle difficoltà che vivono alcuni dei settori nei quali operiamo, in primo luogo l'energia e poi i media - afferma Rodolfo De Benedetti, a.d. del gruppo - Tutte le nostre aziende continuano comunque ad avere un buon posizionamento competitivo, in molti casi superiore rispetto a quello dei concorrenti, soprattutto Sogefi, che sta proseguendo l'espansione internazionale, ed Espresso, nonostante la grave crisi dell'editoria. Nonostante il difficile contesto attuale, continuiamo ad avere fiducia nella capacità del gruppo di poter generare valore nel medio-lungo periodo".
"Nel 2012 il nostro gruppo ha risentito delle conseguenze della recessione che ha colpito vari paesi europei, Italia inclusa, e delle difficoltà che vivono alcuni dei settori nei quali operiamo, in primo luogo l'energia e poi i media - afferma Rodolfo De Benedetti, a.d. del gruppo - Tutte le nostre aziende continuano comunque ad avere un buon posizionamento competitivo, in molti casi superiore rispetto a quello dei concorrenti, soprattutto Sogefi, che sta proseguendo l'espansione internazionale, ed Espresso, nonostante la grave crisi dell'editoria. Nonostante il difficile contesto attuale, continuiamo ad avere fiducia nella capacità del gruppo di poter generare valore nel medio-lungo periodo".