Greenspan ritocca i tassi e fa felice Wall Street, il denaro negli Usa al 2,5%
A ridosso del discorso di George W. Bush sullo stato dell'Unione e dell'accoglienza trionfale preparatagli dal Congresso, la Federal Reserve di Alan Greenspan ha annunciato il sesto rialzo consecutivo dei tassi d'interesse dal giugno 2004, confermando un giudizio sostanzialmente sereno sulle condizioni dell'economia Usa. Come avevano previsto gli analisti, i tassi a breve sui fondi federali sono passati dal 2,25 al 2,5%. E il comunicato della Fed, quasi una fotocopia di quello precedente del 14 dicembre, è apparso rassicurante: livelli produttivi in graduale crescita, inflazione sotto controllo, produttività in aumento. La Fed ha promesso il proseguimento della stretta creditizia in modo misurato: cioè con incrementi di un quarto di punto per prevenire tensioni inflazionistiche. Era quello che Wall Street voleva sentirsi dire: qualsiasi altra mossa avrebbe seminato il panico. La decisione di ieri si inserisce dunque in una fase movimentata della politica monetaria a livello internazionale.